VASTO – «Che sia erroneamente considerato una prova d’amore o un semplice divertimento, il sexting è un fenomeno sempre più allarmante e le statistiche parlano chiaro: tra le scuole medie e superiori due ragazzi su tre dichiarano di aver ricevuto almeno una volta dei messaggi sessualmente espliciti su Internet. Il 13% del campione dichiara di aver condiviso almeno una volta una foto o un video intimi di altre persone senza aver prima richiesto il consenso».
Giuseppe La Rana, presidente del Corecom Abruzzo, ha esordito così questa mattina, al palazzetto dei Salesiani di Vasto, nel corso dell’ultima tappa di “Futuro Hub, Connessioni Digitali“, il tour promosso dallo stesso Comitato regionale per le comunicazioni per mettere in guardia i minori dai pericoli del web che in totale, nei tre appuntamenti, ha accolto un migliaio di studenti.
Circa 600 i ragazzi delle scuole medie “Paolucci” e “Rossetti” che hanno partecipato all’evento dal titolo “Educare i giovani ad orientarsi tra le insidie della rete: fake news, sexting e nuovi social” e che si sono confrontati con esperti e istituzioni.
Oltre a La Rana ha portato i saluti istituzionali, per il Comune di Vasto, l’assessora all’Istruzione, Anna Bosco, e per la Regione Abruzzo l’assessora regionale Sabrina Bocchino. Sono intervenuti Gian Mauro Placido del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Abruzzo della Polizia Postale, Giammaria de Paulis, docente dell’Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara e divulgatore scientifico, e il regista Walter Nanni, con il progetto “Cineager”. A moderare l’incontro il giornalista Luigi Spadaccini.
Termine nato dalla fusione tra le parole “sex” e texting”, il fenomeno non è certo una novità: «Lo scambio di foto e video di natura esplicita risale sin dai tempi degli MMS, roba da boomer – ha scherzato La Rana -. Parlando delle reazioni dei giovani, in molti (circa 60%) avvertono un senso di disagio, mentre il 16% dichiara di essere rimasto incuriosito, il 13,5% imbarazzato, fino al sentimento di rabbia provato soltanto dall’8% dei destinatari. Eppure una buona metà dei ragazzi raggiunti dal sondaggio sostiene che fare sexting, anche con il partner, non è sicuro e innocuo».
E a proposito della “generazione sempre più iperconnessa“, con oltre il 25% dei minori connesso per più di 5 ore al giorno, «i social si sono trasformati in un covo di influencer realizzati o falliti – ha detto La Rana -. Le difficoltà dei giovanissimi hanno a che fare anche con il “confronto sociale”, ovvero l’autovalutazione del proprio valore in relazione alla bellezza, ricchezza e al successo degli altri», ha aggiunto il presidente del Corecom che ha contrapposto a questi casi esempi di ragazzi ed adulti che con il loro coraggio nella vita reale hanno fatto davvero la differenza.
Come negli appuntamenti precedenti, a L’Aquila e Pescara, si è parlato anche di bullismo e cyberbullismo e sul tema è intervenuta anche la consigliera regionale, Sabrina Bocchino: «Conosco bene le vostre problematiche, sono mamma di un’adolescente. Proprio per questo una delle prime leggi che mi ha visto firmataria è stata quella per la prevenzione e il contrasto al bullismo e al cyberbullismo. La pandemia e le restrizioni sociali hanno sicuramente acuito questo pericoloso fenomeno ma il messaggio resta lo stesso: voi denunciate sempre, perché i deboli sono i bulli, non i bullizzati».
Il regista Walter Nanni ha parlato con grande entusiasmo del suo progetto: «Il cinema è l’unione di tutte le arti, è la cosa più importante che l’uomo abbia mai inventato, per questo credo che dovrebbe essere insegnato insieme alle altre materie a scuola. Partendo da questo punto ho avviato il progetto “Cineager”: ho lavorato in un quartiere difficilissimo di Pescara, all’inizio mi dicevano che nessuno mi avrebbe dato retta, invece è stato un viaggio bellissimo che ci ha portati a realizzare un film tutti insieme. Raccontiamo di un ragazzo bullizzato che viene aiutato da tutti i compagni, perché da solo non si salva nessuno. Anch’io sono stato vittima di bullismo ma oggi sono qui e parlo della mia passione, del mio lavoro».
Gian Mauro Placido, del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Abruzzo della Polizia Postale, ha parlato della possibilità di «introdurre percorsi formativi di identità digitale, perché i dati personali vanno tutelati. I social sono la piazza della rete, tutti condividiamo contenuti, ma cosa può accadere se condividiamo foto o video intimi? Per molti è uno scherzo ma queste immagini cominciano a girare nella rete e nel cyberspazio non ci sono limiti spazio-tempo. Questo lascia ben immaginare cosa può implicare la condivisione di foto e video sessualmente espliciti. In molti casi, purtroppo, genera la nascita di pericolose forme di ricatti ed estorsione, come nei casi di sextortion e revenge porn».
Ha aggiunto il professor De Paulis: «La rete e tutti i dispositivi che utilizziamo per connetterci sono strumenti molto utili e importanti ma bisogna usarli con la testa. Tutto quello che pubblicate viene amplificato, nel bene e nel male. Uno scherzo è bello quando dura poco, ma online dura per sempre. Come Spiderman dobbiamo ricordare che da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Anche voi potete diventare supereroi, non abbiate paura di aiutare un compagno in difficoltà, non abbiate paura di chiedere aiuto».
Il presidente del Corecom La Rana ha concluso: «Chiudiamo a Vasto questo meraviglioso ciclo di incontri di Futuro Hub: ci rivolgiamo a voi ragazzi che siete il futuro di questa regione. Siate il miglior futuro che avete sempre sognato, ma soprattutto migliore per voi stessi e per chi vi vuole bene».