VASTO – «Dopo decine di tamponamenti e migliaia di verbali emessi ai danni degli utenti della Statale 16, l’amministrazione Menna, incalzata dall’Osservatorio del traffico, sarà costretta ad applicare il count down al semaforo posto all’ingresso sud di Vasto marina. Questo dimostra l’assoluta intransigenza con cui la giunta affronta e rigetta ogni proposta ragionevole della minoranza, le cui istanze sono sempre state a tutela dei cittadini». Lo scrivono in una nota congiunta i consiglieri comunali di FdI, Francesco Prospero, Guido Giangiacomo e Vincenzo Suriani.
«Dopo due anni di sollecitazioni – prosegue la nota – all’amministrazione comunale e segnalazioni alla Prefettura, finalmente sono stati costretti a riconoscere la configurazione della “trappola perfetta di Vasto marina”, che se da un lato è servita loro per fare irresponsabilmente cassa, dall’altro ha pure reso quell’incrocio più insicuro confermato dai numerosi tamponamenti, registrati a causa del così breve intervallo temporale (soli quattro secondi) che intercorre tra il giallo e il rosso, decisamente pochi anche per arrestare in sicurezza la marcia dei veicoli».
«Il count down, – continua la minoranza FdI – strumento di civiltà, renderà finalmente più sicuro quell’incrocio, che non sarà più soltanto il “salvadanaio” della giunta Menna ai danni dei contribuenti. Resta però il rammarico per la mancanza di buon senso dei nostri amministratori che ha portato ad ingiuste sanzioni, decurtazioni di punti, revoca di patenti e numerosi tamponamenti».
«Non ci interessa tanto il fatto di aver avuto ragione, – specifica la nota – anche se la ragione l’ha dovuta riconoscere un organismo esterno e non il buon senso della amministrazione, siamo più felici invece che questo strumento sarà finalmente installato poiché l’obiettivo è stato raggiunto e contribuirà a rendere più sicuri e sereni alla guida tanti automobilisti. All’amarezza per i tanti conducenti sanzionati ingiustamente e per le centinaia di migliaia gli euro incassati subdolamente dal Comune, di cui solo una piccola parte utilizzata effettivamente per la sicurezza stradale, si aggiunge oggi la soddisfazione per un intervento che questa volta servirà esclusivamente a garantire la sicurezza stradale. I nostri dubbi sulla legittimità di questi accertamenti persistono, – concludono Prospero, Giangiacomo e Suriani – considerando anche i numerosi verbali annullati dal GdP di Vasto, mentre “l’immoralità” dell’utilizzo di questo espediente per fare cassa è ormai lampante certezza. E questa volta non siamo stati noi, ma i fatti a dirlo».