VASTO – Ha pressappoco 204 anni, ma non li dimostra. Anzi, se li porta proprio bene. Stiamo parlando del piccolo gioiello di Vasto, il teatro Rossetti, che oggi festeggia il suo anniversario di nascita. Un compleanno un po’ in solitudine, a dir la verità, ma si sta preparando al meglio per la prossima stagione 2023-2024. Lo stabile si trova infatti in fase di ristrutturazione, «il primo cantiere in un teatro d’Abruzzo finanziato con fondi Pnrr», ha ricordato con orgoglio a Zonalocale l’assessore comunale alla Cultura, Nicola Della Gatta. Lavori di efficientamento energetico, nuovo impianto elettrico, acustico e illuminotecnico.
Tra programmazione e progettazione sono stati investiti «circa 300mila euro», ha detto l’assessore. Dalla prossima stagione teatrale si potrà comodamente assistere agli spettacoli godendo di riscaldamento o raffreddamento dell’aria, a seconda delle esigenze. Un teatro di tutto rispetto che vuole tornare ai fasti di inizio Ottocento, quand’è nato come “Real Teatro Borbonico” ed era la «seconda istituzione pubblica d’Abruzzo dopo il San Ferdinando di Chieti (poi Marrucino)», ha scritto in passato il professor Luigi Murolo. Già dopo un trentennio, il teatro offriva una fervida attività culturale nella città del Vasto.
«Un gioiello culturale della città – ha spiegato Della Gatta – cui dedichiamo massima attenzione e cura. Una visione progettuale di recupero partita nell’ottobre 2021, con il rifacimento del manto di copertura del tetto». Nel 2022, il teatro ha poi chiuso con l’esibizione dell’Orchestra di Kiev, a pochi giorni dallo scoppio della guerra russo-ucraina. E adesso aspetta di aprire le porte rinnovato e modernizzato. Ristrutturati anche i locali dei bagni.
La consegna dei lavori è prevista per quest’ottobre ma «diciamo in autunno, considerando anche la pulizia dei tendaggi e delle pareti», ha sottolineato l’assessore.
Saranno disponibili in tutto «250 posti, tra sedute e palchetti», ha assicurato Della Gatta sorridendo prima di tutto con i suoi occhioni blu perché ci tiene veramente tanto al teatro Rossetti, bomboniera della città che fa parte del Polo culturale di Vasto, insieme con la biblioteca Mattioli, il Centro europeo studi rossettiani, Archivio comunale e Scuola civica musicale.
A giugno scade il mandato della direzione artistica del M° Raffaele Bellafronte che l’ha portato – dopo anni – ad «una vera stagione concertistica e di prosa», ha affermato Murolo ed «entro il 30 del mese sarà pubblicato il nuovo avviso pubblico, insieme con quello del Centro europeo studi rossettiani, diretto oggi dal professor Gianni Oliva», ha ribadito Della Gatta.
«Bando cui parteciperò sicuramente – ha sottolineato il M° Bellafronte a Zonalocale – perché in questi anni il teatro ha intrapreso un percorso straordinario di qualità musicale e artistica».
Leggendo la storia, si può dire che fa parte della sua vita essere oggetto di restyling e aggiustamenti. Del resto oggi l’età c’è, ma già dalla sua nascita, il teatro Rossetti ha sofferto di opere incomplete fino a diventare un magazzino nel periodo della Seconda guerra mondiale.
«Edificato sul lotto del soppresso monastero di Santo Spirito, – ha scritto in una nota biografica il professor Murolo – viene inaugurato incompleto il 30 maggio 1819. I lavori, interrotti per un certo periodo di tempo, saranno ultimati solo nel 1830. Il 15 settembre 1832 il teatro viene inaugurato solennemente alla presenza del re Ferdinando II. Dopo appena un ventennio (1841), la facciata dell’edificio richiede opere di manutenzione straordinaria».
«Con l’Unità d’Italia – ha specificato lo storico – il teatro assume l’attuale denominazione. L’edificio è sottoposto a ulteriori migliorie. Il 18 settembre 1909 apre nuovamente le sue stagioni. L’occupazione militare di Vasto negli anni 1943-1945 riduce il Rossetti a magazzino. Il degrado dell’istituzione cominciato in questo periodo ha, nel trafugamento dell’ottocentesco sipario, l’episodio più doloroso. Il lungo abbandono trova le prime risposte nel 1973. Nel 1987 viene nuovamente riaperto. Tra febbraio e marzo del 2007, riparte definitivamente sotto la direzione artistica del M° Raffaele Bellafronte».
«Il mio personale obiettivo – ha specificato Bellafronte – è proseguire nella produzione di musica e cultura nella città, nell’intento di portare a Vasto le più importanti presenze nel panorama nazionale e internazionale. Il teatro è bellissimo, ma la sua dimensione è anche un po’ ristretta. In questi anni – ha aggiunto – abbiamo avuto spesso la struttura strapiena e da subito mi sono posto la soluzione al problema: come fare arrivare tutta questa bellezza ovunque? Con la tecnologia, è chiaro, proiettando video di alta qualità, che hanno prodotto milioni di visualizzazioni in oltre 90 Paesi del mondo, grazie alle liberatorie firmate dagli artisti con cui condivido lavoro e passione».
«Sono ancora pochissimi i teatri che hanno una tecnologia a disposizione, – ha sottolineato il direttore artistico – che trasmettono eventi in diretta streaming apprezzati ovunque, non solo da chi partecipa fisicamente».
Teatro Rossetti, volano per il turismo? «Certamente sì, è un pensiero che deve stare in mente a tutti i politici, – ha risposto Bellafronte – . I Concerti di Mezzanotte, da me ideati e giunti ormai alla 14esima edizione, ne sono una clamorosa testimonianza. Si tratta di iniziative – ha concluso – che possono intercettare un pubblico più accorto e culturalmente raffinato proveniente da ogni parte del mondo».
Tanti auguri, teatro Rossetti!