CHIETI – «Si è tenuta ieri in Prefettura a Chieti, una riunione di coordinamento per condividere tra tutti gli Enti coinvolti le misure più idonee a fronteggiare l’emergenza connessa alla presenza di ungulati selvatici nella specifica area territoriale di Atessa, ove maggiormente il fenomeno si è evidenziato. Con l’occasione – fa sapere in una nota la Prefettura – si è avuto modo di verificare anche la situazione nel resto della provincia».
Alla riunione, presieduta dal prefetto Mario Della Cioppa, hanno partecipato il questore di Chieti, Francesco De Cicco, il comandante del gruppo Carabinieri forestale, Tiziana Altea, il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, il quale – con propria nota trasmessa anche alla Prefettura – aveva auspicato un incontro tra gli Enti competenti, Luigi Logiudice per il dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo, il comandante della polizia provinciale, Antonio Miri, quello della compagnia dei carabinieri di Atessa, Alfonso Venturi, Franco Valerio e Miria Primavera per l’ASL 2 Vasto-Chieti-Lanciano, Carlo Marchioli per l’Ambito territoriale di caccia (ATC) di Vasto, Andrea Monaco e Barbara Franzetti per l’ISPRA.
Nel corso dell’incontro, durato circa 2 ore, è «emerso come tutti i soggetti istituzionali chiamati a fronteggiare l’emergenza connessa alla presenza di cinghiali in provincia – prosegue la nota – siano consapevoli delle dimensioni assunte dalla problematica e si siano, da tempo, impegnati a porre in essere, ciascuno per quanto di competenza, tutte le misure idonee a fronteggiare la criticità e contenere i rischi per la collettività, tanto sul piano della sicurezza, quanto su quello sanitario, ricorrendo al supporto di cacciatori di selezione volontari, debitamente formati ed autorizzati. La presenza di ungulati selvatici è, infatti, foriera dell’incremento, nello scorso anno, di incidenti stradali dovuti all’impatto con gli animali anche su strade urbane, mentre la proliferazione incontrollata del numero di cinghiali potrebbe accrescere il rischio di diffusione del virus della cosiddetta “peste suina africana“, costantemente oggetto di monitoraggio da parte dell’ISPRA e al momento non presente in provincia».
«L’emergenza, ovviamente non limitata al solo comune di Atessa, – specifica la Prefettura – che su quel territorio ha raggiunto numeri allarmanti di segnalazioni di avvistamenti di cinghiali, coinvolge anche il settore agricolo, il quale, dai dati forniti dall’Ispra, avrebbe riportato danni alle coltivazioni nella sola provincia di Chieti, in quantità superiore a quelli registrati mediamente in altre province. Pertanto, il prefetto Della Cioppa ha invitato il competente servizio del dipartimento Agricoltura Regione Abruzzo a continuare a fornire il proprio supporto ai sindaci della provincia e, contestualmente, a sollecitare gli stessi a procedere ad una aggiornata analisi delle criticità locali, richiamando l’attenzione sulla necessità emanare ordinanze sindacali dettagliate».
«Il Prefetto ha inoltre richiesto alla polizia provinciale una riunione di coordinamento tecnico operativo, alla quale partecipino referenti del dipartimento Agricoltura regionale oltre al sindaco e alla polizia Locale di Atessa, nonché l’ATC vastese, con la consulenza dell’ISPRA, e alla quale saranno invitati la Compagnia Carabinieri di Atessa ed il Corpo Forestale Carabinieri, al fine di individuare i servizi ulteriori da attivare, in aggiunta a quelli già in atto, per potenziare l’attività di contenimento e individuare ulteriori misure alternative, per evitare l’avvicinamento dei cinghiali ai centri abitati ed alle coltivazioni. All’esito delle attività operative richieste dal Prefetto, la polizia provinciale produrrà entro la prossima settimana alla stessa Prefettura e alla Questura un calendario di specifici controlli potenziati con la tempistica di attuazione», conclude la nota.