SAN SALVO – «Ieri è stato sottoscritta la proroga della cassa integrazione straordinaria ed è stata istituita una commissione tra azienda e RSU che settimanalmente verificherà il corretto utilizzo della rotazione. Nelle assemblee che si svolgeranno oggi saranno fornite tutte le informazioni alle lavoratrici e ai lavoratori Denso. Rimane ancora aperta la discussione sugli investimenti, elemento fondamentale per uscire da questa situazione di crisi». Lo fa sapere con una nota la FIOM CGIL Chieti.
«Come Fiom – prosegue la nota – pensiamo che utilizzare strumenti per l’esodo non traumatico dei lavoratori in modo da accompagnarli alla pensione è necessario ma non sufficiente visto che riguarda una minoranza di lavoratori. Come FIOM riteniamo fondamentale che siano effettuati gli investimenti, a partire da quelli previsti negli accordi, perché mentre chi va in pensione ha un percorso chiaro, le centinaia di lavoratrici e lavoratori che dovranno continuare a lavorare in Denso devono avere una prospettiva chiara rispetto al loro futuro».
«La UGL Metalmeccanici provinciale Chieti – Pescara denuncia gravi inadempienze di rapporti sindacali che la dirigenza DENSO continua a perpetrare a danno della propria sigla sindacale. Nonostante sia trascorso un anno dalla manifestazione davanti ai cancelli dello stabilimento di San Salvo, – scrive in una nota il neo segretario, Giuseppe Saraceni – dove per l’occasione intervennero, oltre ai lavoratori, anche i vertici sindacali territoriali e il Segretario nazionale di categoria della UGL Metalmeccanici per protestare la mancata convocazione per l’accordo della “Cassa integrazione straordinaria per crisi”, avvenuta l’11 aprile 2022 nell’ufficio Crisi aziendali della Regione Abruzzo, i dirigenti continuano a non convocarci».
Il neo segretario Saraceni ha riferito di essere venuto a conoscenza ieri della questione solo per «vie traverse» dell’incontro tra la dirigenza aziendale, Confindustria, Regione Abruzzo, il ministero del Lavoro e le organizzazioni sindacali (FIM, FIOM, UIL e FISMIC) per il prolungamento della Cis (scaduto, il precedente, a fine aprile 2023) fino a dicembre.
«Oltre alle varie vicissitudini senza alcuna risposta da parte aziendale – prosegue la nota dell’UGL – sulla gestione della rotazione degli 874 lavoratori che continua ad essere confusa, senza un minimo di logica, colpendo solo e sempre gli stessi, con l’aggravante di chiamate al lavoro verso i dipendenti in maniera “Last Minute”, con ricorsi ad ore di straordinario, riteniamo che dall’avvio della CIGS, l’Azienda non ha ancora un quadro ben definito sull’immediato e sul futuro a breve e medio termine. La UGL Metalmeccanici provinciale CH – PE non è più disponibile a sopportare queste gravi incongruenze e i continui ritardi per l’attuazione di un vero piano industriale volto al rilancio dell’Azienda».
«A tal proposito – sottolinea Saraceni – vorremo essere informati sul ricorso, da mesi annunciato dall’Azienda, dell’ammortizzatore sociale quale l’isopensione. La situazione è drammatica sotto il profilo salariale e di dignità degli stessi lavoratori che, spesso, devono ricorrere a sostentamenti da parte di qualche famigliare (laddove riescono) o addirittura con altre soluzioni poco gradite», conclude.