VASTO – Un incontro avvenuto nello stesso giorno ed esattamente a distanza di un’ora dalla notizia che il ministero della Salute ha approvato il piano di reingegnerizzazione della rete ospedaliera abruzzese. Nell’aula consiliare del Comune di Vasto, il sindaco, Francesco Menna, ha ieri convocato Camillo Odio, dirigente della Regione Abruzzo, il direttore generale dell’Asl 2, Thomas Schael, e quello di Investimenti, patrimonio e manutenzione, Filippo Manci, la sindaca di San Salvo, Emanuela De Nicolis e il suo vice, Eugenio Spadano, i responsabili e tecnici dell’amministrazione per valutare la nuova proposta Asl di accordo di programma per il terzo stralcio relativo all’aggiornamento sul nuovo presidio ospedaliero di Vasto.
Una riunione in pompa magna che – lo diciamo subito – è finita in un nonnulla, in un clima generale di delusione. Perché si è parlato di tutto, tranne che dell’edificazione dell’ospedale nuovo, atteso da 20 anni su questo territorio. Siamo in campagna elettorale e si è capito dalla questione che si è fermato tutto «al chi tocca, chi paga e di chi sono le competenze».
Il direttore Schael ha spiegato che il Mef (ministero Economia e finanze) ha accordato un finanziamento di 150 milioni di euro ottenuto su un computo metrico, quindi si tratta di una stima, ma reduce dall’esperienza biennale in Piemonte dove a Biella ha già realizzato un ospedale in pieno centro, proprio «all’ultimo ci si è chiesto: Ma come si arriva, dove passano le ambulanze?». E da lì è nato a Vasto, nell’Aula Vennitti, il dilemma sulla viabilità, le infrastrutture, le fognature, le forniture idriche, gas metano ed energia elettrica. In un primo momento, il direttore dell’Asl ha fatto intuire che la spesa sarebbe dovuta essere a carico dei Comuni ed Enti coinvolti – o perlomeno compartecipata – ma il sindaco Menna lo ha subito interrotto affermando che «Noi, ma nessun Comune italiano sarebbe in grado di sostenere un aggravio del genere, di svariati milioni di euro, ammesso che la Corte dei Conti lo consenta».
Tra l’altro l’area individuata nel progetto di fattibilità risalente al 2011, è in località Pozzitello, al confine tra Vasto e San Salvo. Ma «l’ospedale è di Vasto», – ha precisato il vicesindaco di San Salvo Spadano – spiegando che «la sua città non è coinvolta ma interessata e che se puntiamo a parlare dell’ospedale, il resto verrà di conseguenza: l’importante è perorare nelle sedi opportune problematiche di comune accordo».



Alfonso Mercogliano, responsabile comunale di Promozione e sviluppo locale di Vasto, ha preso la parola un paio di volte per far capire che Vasto non sarebbe nemmeno legittimato sia tecnicamente sia a livello di competenze perché «la viabilità interessata dalla proposta – ha detto – è statale, provinciale e consortile e la competenza del presidio è di chi lo gestirà, cioè l’Asl».
«Prendo atto di tutto ciò che è stato detto e studieremo la situazione – ha replicato Schael – ma non abbiamo molto tempo perché il finanziamento ha tempi prescritti. Il mio compito è offrire servizi, non fare strade. Su accordo con la Regione, entro dicembre sarà bandita la gara, poi l’affidamento dell’appalto entro 18 mesi dalla firma dell’Accordo di programma».
«La criticità è la viabilità e gli allacci: se toccano a noi Asl, li dobbiamo fare», ha sottolineato Manci. «C’è uno studio di fattibilità. Non esiste una norma di legge che dice che tocca a Vasto e San Salvo e sono stufo di fare battibecchi», ha liquidato il sindaco Menna, paventando un incontro meramente propagandistico.
La sindaca De Nicolis ha voluto addolcire gli umori per non lasciare l’amaro in bocca, affermando di essere in «una fase embrionale e siamo in tanti perché è il momento di fare sintesi».
L’incontro si è concluso con l’impegno che saranno in futuro redatti due progetti di fattibilità, uno studio rafforzato per l’edificazione dell’ospedale e un altro a supporto, per l’individuazione di parcheggi e viabilità interna, con tutto quello che ne consegue su allacci idrici, elettrici, energetici e fognari. L’ospedale non ha trovato ancora la sua strada.



Mancano le strade per arrivare a localita’ Pozzitello? Forse vivo su un’altro pianeta.Preghiamo Dio che non chiudono l’ospedale che abbiamo, altro che ospedale nuovo! Tutte chiacchiere. I fatti dicono che abbiamo perso i finanziamenti per realizzare almeno uno straccio di variante alla SS16. Saluti.