LANCIANO – Giorni fa, a Lanciano, la giunta Paolini ha approvato delle nuove tariffe per gli impianti sportivi, che per il consigliere di opposizione Verna costituiscono un vero e proprio salasso: «Aumenti dal 40 fino al 100%. È una vera e propria stangata quella che si prospetta per i cittadini che usufruiscono dei servizi a domanda individuale per lo sport. Non ritocchi alle tariffe ma aumenti vertiginosi.
Dopo la stangata Tari, con la delibera di giunta del 12 maggio, la maggioranza di destra, a trazione Lega con l’assessore Ranieri, si conferma come il partito delle tasse. È una giunta che mantiene l’impegno a vessare ancora i lancianesi – dichiara ancora Verna -. Per le società e le associazioni che usufruiscono dell’impiantistica sportiva in città sarà una bruttissima notizia – sottolinea Verna – , ma a pagare saranno ancora una volta le famiglie che usufruiscono, attraverso le società, degli impianti. Per esempio, i tre campi del palazzetto dello sport ora costeranno dagli 8 a 15 euro (per gli allenamenti). Una gara a carattere nazionale costerà 250 euro con aumento del 31%. Le gare amichevoli sul campo A, a carattere giovanile, costeranno 72 euro mentre quelle a carattere provinciale, regionale, interregionale e nazionale costeranno rispettivamente 99, 126, 162 e 225 euro (aumento del 100%). Stesso aumento del 100% per i campi B e C con tariffe che vanno dai 64 ai 200 euro. Le manifestazioni e gli eventi (non a pagamento) costeranno 70 euro mentre quelle che prevedono ingresso a pagamento schizzano a 110 euro – dichiara ancora il consigliere -. E per chi ama il calcio, raffrontando le tariffe fra l’ex campo “Esposito” e il nuovo “Di Meco”, «la tariffa oraria senza illuminazione ora è di 50 euro (+ 35%), con illuminazione 73 euro (+50%). Se poi giochi una partita di giorno devi sborsare 120 euro (+43%).
Non ci saremmo aspettati un provvedimento del genere: un ritocco o piccoli aumenti potevano pure starci – conclude Verna -, ma qui si tratta di un salasso e una scelta politica precisa: tassare».