CUPELLO – «La sindaca Graziana Di Florio ha montato un farsesco teatrino accusandoci di fare inutili proclami e di non aver ricevuto da noi nessuna proposta in merito al redigendo Piano regolatore generale». Lo scrivono in una nota congiunta i gruppi consiliari di “Insieme per Cupello” e “Risposta civica”, Comitato civico “Officina Cupello”.
«Peccato che venga smentita dalla ricevuta della PEC – continua la nota -. In merito al PRG abbiamo infatti inviato un documento con le nostre proposte, redatte a seguìto dell’inconsistente e vaga esposizione tenuta dalla maggioranza in occasione della pubblica assemblea del 26 aprile. Un documento, il nostro, predisposto non solo grazie alle prime risultanti della campagna di ascolto che abbiamo avviato, ma anche grazie al confronto da noi avuto l’8 maggio con i tecnici operanti nel nostro Comune. Proposte che poi, per l’appunto, sono state trasmesse agli uffici comunali e in seguito inviate alla stampa per darne informazione ai cittadini».
«Ricordiamo alla sindaca – specificano i consiglieri di “Insieme per Cupello” e “Risposta civica” – che sul documento di pianificazione – che fissa le regole dello sviluppo edilizio e socioeconomico del prossimi 15-20 anni – non è consentito a nessuno avere una redazione e gestione privata e silenziosa. Da mesi cerchiamo di fornire il nostro costruttivo contributo, ottenendo da lei solo derisioni e rifiuti; e, quando un’occasione di incontro si era davvero generata, anziché avere un confronto con i tecnici incaricati, ci siamo trovati di fronte l’intera giunta comunale pronta a controllare le notizie che ci sarebbero state comunicate».
«Nonostante la maggioranza – prosegue la nota – millanti occasioni di partecipazione, non è mai stato avviato un percorso di confronto e coinvolgimento dei cittadini e dei portatori d’interesse; al punto che la sindaca si è guardata bene dal citare luoghi e date in cui tali incontri si sarebbero tenuti, per timore di essere nuovamente smentita dai fatti. Le consigliamo, allora, di uscire dalla finta comfort zone nella quale si è barricata e inizi a parlare con i cupellesi, a cominciare da quelli che lavorano negli uffici comunali. Le si aprirebbe un mondo e quanto meno eviterebbe sonore figuracce come quella che ha appena fatto», conclude la nota.