LANCIANO – Il Servizio di assistenza educativa territoriale Nella Rete, nell’ambito del Fondo nazionale politiche giovanili, è stato svolto nei Comuni dell’Ambito distrettuale sociale 11 – Frentano (Lanciano, Castel Frentano, Fossacesia, Frisa, Mozzagrogna, Rocca San Giovanni, Santa Maria Imbaro, San Vito Chietino e Treglio) in particolare nei luoghi di maggiore aggregazione giovanile. Tale servizio ha trovato attuazione attraverso la realizzazione dell’Educativa territoriale di strada utile per un’azione di riduzione del danno di comportamenti devianti tra adolescenti e giovani adulti. Lo fanno sapere con una nota gli organizzatori.
«Nello specifico, – si legge – sono state effettuate 99 uscite di educativa di strada con due operatori, i quali, recandosi nei luoghi di maggiore aggregazione giovanile hanno incontrato, ad oggi, 1602 giovani di età compresa tra i 13 e i 35 anni, con i quali si è condiviso un percorso di dialogo piuttosto che di invio ai servizi territoriali. Parallelamente, all’azione di riduzione del danno sul territorio, il progetto ha implementato un’azione di prevenzione primaria nelle scuole che avevano formalizzato l’adesione alle attività progettuali: il liceo scientifico “Galileo Galilei” che ha visto coinvolte 34 classi per circa 850 alunni, l’Istituto tecnologico “L. Da Vinci” con 7 classi coinvolte per un totale di circa 160 alunni».
I laboratori si sono svolti dal 3 novembre 2022 al 24 marzo scorso e sono stati strutturati sulla base di dati raccolti in strada, in seguito alla somministrazione di questionari alla popolazione target (16/25 anni). Sono emersi due macro argomenti condivisi in fase di progettazione con i referenti del Comune capofila e delle scuole aderenti: il contrasto alla violenza con una declinazione specifica alla lotta di quella definita di genere e la prevenzione di condotte di dipendenza da sostanze e relative alle nuove addiction.
«Le attività laboratoriali hanno avuto come finalità quella di prevenire e/o ridurre comportamenti disfunzionali di alunni in difficoltà, di gestire l’evasione dell’obbligo scolastico e sensibilizzare i giovani sul tema della legalità oltre a favorire l’integrazione sociale dei ragazzi o il loro eventuale accesso a servizi e alle realtà territoriali; inoltre si è fornito sostegno alle famiglie in difficoltà, anche temporanea attraverso sportelli di ascolto presso gli istituti scolastici», conclude la nota.