VASTO – Con questa frase di Gesù introduciamo il tema di oggi. Tutti noi qualche volta avvertiamo quel vuoto esistenziale, quella fatica o dubbio nel vivere secondo la fede e il Vangelo.
Come potremmo affidarci a Dio anche nelle esperienze di solitudine e di sconfitta che tante volte la vita ci sbatte in faccia.
È un po’ l’esperienza che affrontano gli apostoli. Siamo nell’Ultima Cena. Gesù sta per affrontare la sua Passione e morte, poi la sua Resurrezione. Ma in questo frattempo c’è tutta la sconfitta del Cristo e dei discepoli che si vedono strappare il loro riferimento, il loro Maestro.
Non assomiglia forse alle nostre esperienze di solitudine?
«Non vi lascerò orfani – dice Gesù – anche se non mi vedrete più, Io vi manderò un altro Paràclito (lo Spirito Santo, ndr), qualcuno che vi sarà accanto e che Vi abiterà sempre».
«Io vivo e voi vivrete». Egli è mezzo a noi quando abbiamo il coraggio di trovare la verità, di seminare giustizia e pace. E potremmo fare esperienza anche di vuoto e solitudine, abbandonati anche dagli uomini. Ma Cristo si è inchiodato alla nostra storia, schierato dalla parte di tutti gli uomini di buona volontà che cercano di seminare amore e bellezza.
Quant’è importante allora credere in questa relazione d’amicizia. «Io vivo nel Padre e voi in Me e Io in voi». Non si tratta di osservare dei precetti o vivere i comandamenti come una costrizione, ma quando prevale l’amicizia e l’amore, costruisco il mio futuro su una relazione con Cristo, allora l’amore mi sospinge e mi incoraggia.
Ricominciamo oggi a credere nella potenza di questa presenza amica di Dio in noi.
Buona domenica a tutti!