VASTO – Nel quarto e penultimo appuntamento di Masterclass – il contenitore di produzione cinematografica nato in sinergia con l’istituto Mattei e Polo liceale Pantini Pudente – si è parlato di come nasce un cortometraggio. Questo pomeriggio nell’auditorium del Liceo artistico c’era Massimo Galimberti, consulente editoriale, story editor per progetti cinematografici e televisivi. Docente all’Università degli studi di Roma Tre, ha realizzato speciali e documentari per Rai e Sky. È inoltre membro dell’Accademia del cinema italiano e giurato per il Premio David di Donatello.
Galimberti ha spiegato agli studenti presenti che per sapere come nasce un film, occorre conoscere l’importanza del cinema, intesa come arte realizzata da «un gruppo di persone, gente che lavora insieme e collabora a un prodotto collettivo, comune. Il film è di tutti coloro che lo realizzano, ti impone di rispettare l’altro», ha specificato.
«Se un reparto non interagisce con gli altri, la produzione si interrompe – ha aggiunto -. Occorre imparare ad ascoltare l’altro ed instaurare con lui un legame chimico: è retorica, ma una pratica efficace. Il direttore d’orchestra è il regista che deve organizzare il lavoro di tutti e coordinarli. È colui che porta la storia a diventare un prodotto audiovisivo», ha precisato.
La seconda parte dell’incontro ha invece riguardato le figure del cinema, dagli sceneggiatori ai costumisti, dagli scenografi al produttore. Si è poi passati alle fasi di realizzazione del film: dalla scrittura alla sceneggiatura, alla pre-produzione, ai casting, al primo ciak e alla produzione quindi. Qui l’importanza di altri due aspetti: soldi e tempo. «È poco poetico – ha sottolineato Galimberti -, ma i soldi possono fare cose brutte e anche cose meravigliose come il cinema», ha ironizzato.
Infine, l’importanza della parte artistica. «Il film – ha concluso – non è un prodotto commerciale ma crea un mondo immaginario, entra all’interno delle coscienze. Il cinema fonde un elemento schifosamente economico con il Meraviglioso, la sfera emozionale di ciascuno».
L’incontro è stato moderato da Maurizio Cieri.