SAN SALVO – «Molte città, diremmo tutte, sono state fondate (è proprio il termine più adatto) in corrispondenza di fiumi, laghi, e ovviamente nelle vicinanze del mare. Ciò per facilitare commerci e spostamenti, ma in realtà quello che davvero interessava era la presenza di acqua, da utilizzare prevalentemente per le colture e l’allevamento e ovviamente per l’utilizzo della popolazione». Comincia così una nota del Partito socialista italiano di San Salvo (Psi) sulla Fontana Nuova.
«Detto ciò – si legge – San Salvo non si discosta da questo schema strategico e infatti nella nostra città non manca acqua sorgiva. Le due fonti più importanti sono la cosiddetta Fontana Vecchia e quella detta Nuova. Esse hanno rappresentato per anni fonte, appunto, di approvvigionamento per la popolazione. Ricordiamo il loro utilizzo durante le carenze idriche estive o anche l’inutilizzo che se ne faceva – e probabilmente fa ancora – per piccoli orticelli in cui non è facile accedere all’acqua nei periodi più caldi e chissà quante altri impieghi negli anni passati sono stati fatti con quell’acqua così preziosa».
«Certo è possibile che in alcuni casi qualcuno ne abbia approfittato chissà, – prosegue la nota – resta il fatto che ci chiediamo e chiediamo alla sindaca di San Salvo e ai vertici della polizia locale il motivo del divieto che è stato apposto nei pressi della “Fontana Vecchia”. E soprattutto cosa si intende con la dicitura “utilizzare impropriamente l’acqua della fontana”?»
«Rimaniamo – conclude Psi sansalvese – in attesa di conoscere la ragione del divieto tenendo ben presente che per alcune attività la possibilità di attingere a una fonte pubblica, cioè di tutti, è una possibilità che anche alla luce del risparmio idrico sia una evenienza che più che vietata dovrebbe essere incentivata. Inoltre, ci piacerebbe sapere se ci sono alternative a disposizione. Potrebbe essere possibile fornire informazioni sui luoghi in cui è consentito l’utilizzo dell’acqua, come ad esempio fontane pubbliche appositamente create per questo scopo?»