VASTO – La Giornata Mondiale della Risata anche conosciuta come World Laughter Day, si celebra ogni anno la prima domenica di Maggio, ben diversa dalla Giornata mondiale del Sorriso che cade ad ottobre. Il WLD è stato istituito dal fondatore del movimento “Yoga della Risata”, il medico indiano Madan Kataria, per diffondere i benefici della risata per la salute e il benessere mentale.
In molti paesi, durante questa giornata vengono organizzati eventi e attività che coinvolgono persone di tutte le età. Ad esempio, si organizzano sessioni di yoga della risata, spettacoli comici, giochi divertenti e molto altro ancora.
Dedicare una giornata mondiale alla risata significa dare risalto al valore emozionale di essa e che tutti conosciamo e che ci fa sentire bene. Si dice che ridere sia il miglior rimedio, ed è proprio così: ha numerosi benefici per la salute fisica e mentale. Quando ridiamo, il nostro corpo rilascia endorfine, sostanze chimiche che ci fanno sentire felici e riducono lo stress. Inoltre, la risata aiuta a rilassare i muscoli, a migliorare la circolazione sanguigna e a rafforzare il sistema immunitario.
La risata è anche un linguaggio universale che unisce le persone di diverse culture. Quando ridiamo insieme, ci sentiamo più vicini e ci divertiamo insieme.
Questo è un messaggio molto importante, soprattutto in un momento in cui il mondo sembra sempre più diviso, infatti promuovere la risata come pratica quotidiana può avere un impatto significativo sulla nostra vita e su quella degli altri.
Per l’occasione abbiamo intervistato la professoressa Rosaria Spagnuolo, responsabile di Ricoclaun Vasto. Loro si cimentano in gag, giochi di prestigio, sculture con palloncini e così via, riscontrando l’entusiasmo dai più piccoli e lo stupore degli adulti. Non occorre essere artisti per diventare volontari clown, e neppure essere medici: è sufficiente avere voglia di giocare e di mettersi in gioco, di guardare il mondo con allegria e di donare un po’ del proprio tempo. La loro attività non si limita solo nei reparti ma anche, ad esempio, in strutture per anziani. Ulteriori curiosità nella video intervista.