VASTO – Il 5 maggio anche al Pantini Pudente di Vasto si è celebrata la Notte Nazionale del Liceo Classico, appuntamento fisso ormai da diversi anni a questa parte. L’avventura della NNLC è cominciata nove anni fa, in modo alquanto originale quando al Teatro Carignano di Torino è stato messo in scena Il “processo” al Liceo Classico”. Per la cronaca, l’imputato fu assolto con formula piena.
Da allora il Liceo Classico continua ad essere oggetto di attenzione sia da parte di quanti lo considerano nulla di più di un caro estinto e ne recitano il “De profundis”, sia da quanti trovano ancora argomenti validi per difenderlo.
«Per quanto ci riguarda, – scrive in una nota Grazia D’Auria, docente del liceo vastese – riteniamo che lo studio delle discipline umanistiche sia esercizio di libertà, utile all’uomo libero e pensante, non solo ai cultori di studi classici. Una testa pensante è un regalo prezioso per tutta la comunità. Il sapere è un “unicum”. Già nel IV secolo a.C. Aristotele ha definito e raccolto il sapere, umanistico e naturale, sotto il cappello unico della Filosofia Prima, la Metafisica».
«Tema conduttore della serata è stato “il viaggio”. Sono state messe in scena – ha concluso – pagine tratte da testi classici antichi e moderni. Ci hanno accompagnato Virgilio, Omero, Erodoto ed autori moderni in un continuo dialogo tra passato e presente. L’impegno profuso dagli studenti e docenti è stato pienamente ripagato dagli applausi del pubblico che ha affollato l’auditorium».

