CUPELLO – Un Premio che, a quasi sei mesi dal lancio, a quattro dall’apertura delle iscrizioni e a pochi giorni dalla sua chiusura, ha fatto e farà molto parlare di sé. Per la grande soddisfazione degli organizzatori e del Comitato Direttivo composto da Teresa Maria Di Santo (Presidente), Paola Radaelli (Vicepresidente), Giuliana Chioli (Vicepresidente), Giovanna Palladino (Tesoriere), Virginio Di Pierro (Direttore Artistico), Concetta Di Pietro (Segretaria), Valentina Jannacone (Responsabile della Comunicazione), Marianna Forgione (Addetto Stampa), Filippo D’Angelo (Consigliere) e Silvia Notaro (Consigliere).
Nato da una geniale intuizione di Teresa Maria Di Santo e Virginio Di Pierro, questo Concorso letterario, che abbiamo imparato a conoscere grazie alle meritevoli iniziative promosse dal Direttivo, ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto i giovani al tema della violenza, di qualsiasi genere e tipologia essa sia, e si configura come un ulteriore tassello che si aggiunge alle attività dell’Associazione Emily Abruzzo (di cui la Di Santo è Presidente), in collaborazione con Unione Nazionale Vittime. Un tassello che attinge alla conoscenza e alla cultura, con la consapevolezza del valore del libro come strumento comunicativo di speranza, da riscoprire in un’era in cui prevale il digitale.
«Sebbene alla sua prima Edizione, il Premio letterario ha riscontrato un grande successo tra pubblico di scrittori e case editrici e ha risonanza nazionale – ha dichiarato la Di Santo a pochi giorni di distanza dalla chiusura delle iscrizioni -. E i 120 volumi in gara ne sono la prima e più immediata testimonianza. Non possiamo che esserne orgogliosi!».
E proprio le case editrici sono uno degli indicatori del successo del Premio Letterario che ha nella collaborazione, nell’unione, nella condivisione di intenti e idee, nella sinergia, nella tenacia le proprie carte vincenti.
Mondadori, Piemme Laterza, De Agostini, Fandango Libri, Salani sono alcune delle case editrici di fama nazionale che partecipano con uno o più libri. E molti altri sono gli editori, indipendenti e non, che hanno risposto con entusiasmo al bando pubblicato a inizio 2023: Nulla Die, Albatros Il filo, Nua, Il raggio verde, Golem, La mongolfiera, Armando editore, Bertoni, Tabula Fati, Guanda, Eretica Edizioni, Nutrimenti, Clavilux, L’Asino d’oro e tante, tante altre.
Ad accomunare tutti – scrittori, lettori, editori – un dato di fatto: la grande necessità da parte di molti, adulti e ragazzi, di parlare, di scrivere e di leggere di violenza. Motivo che trova e dà forza agli organizzatori per puntare sempre più in alto, facendo sì che il Premio Emily acquisti in un prossimo futuro, carattere davvero nazionale e itinerante.
Dopo le fase iniziale e quella centrale, il 15 aprile scorso, termine ultimo per le iscrizioni, è iniziata la fase finale dell’iniziativa: quella di lettura, analisi, riflessione e discussione che vedrà impegnata la Giuria Tecnica – composta da Luciano Del Plevignano, Cristina Greco, Katiuscia Palladino, Marilena Castrignanò, Roberta Boschetti e Candia Piedigrossi – nel decretare entro il 22 luglio i nomi degli 8 finalisti. Tra questi verranno poi scelti i primi tre classificati che saranno eletti e premiati la sera del 12 agosto in occasione della cerimonia di premiazione in programma a Cupello, in Piazza Garibaldi.
La serata finale, durante la quale verrà premiato anche il primo classificato eletto dalla Giuria dei ragazzi, sarà contornata da una serie di eventi culturali sul tema della violenza e sarà «una grande festa che coinvolgerà Direttivo, Giuria, Autori, Lettori, Case editrici», come ha anticipato il direttore artistico Di Pierro all’indomani della Conferenza di presentazione del libro della scrittrice e giornalista Catia Acquesta “Perdona, Rinasci, Ama” tenutasi a Cupello il mese scorso.
Nell’attesa di ulteriori sviluppi a livello nazionale, non mancano però i programmi a livello locale. Direttivo e Giuria sono, infatti, alle prese con l’organizzazione del secondo Caffè Letterario Emily che, dopo il successo del primo, sembra avere tutte le carte in regola per segnare un altro gran bel goal alla violenza nel segno della lettura e della scrittura.