CARUNCHIO – Il giorno 11 giugno prossimo, dopo giorni di appassionato lavoro, gli abitanti di Carunchio potranno far notare a tutti i turisti che vorranno visitare il paese, che la laboriosità e la collaborazione della comunità carunchiese (come consuetudine) li conduce sempre a trasformarlo in un borgo incantato.
«La parrocchia di San Giovanni Battista, l’amministrazione comunale e il Comitato dell’Infiorata invitano tutti coloro i quali desiderano ammirare la magia dei maestri “infioratori” e l’abilità degli abitanti del luogo. Questi ultimi, – scrive in una nota Lucia Desiati – sensibilizzandosi con i fiori, principali attori di questa manifestazione, saranno in grado di trasmettere messaggi e pensieri dove le parole risulterebbero meno sublimi. Tripudio di colori nella piazza principale, nella Chiesa madre e nei vicoli, dando spazio così ad incantevoli sensazioni irripetibili all’aria aperta».
«L’unione fra cultura, arte e religione – continua Desiati – si fondono in questo periodo dell’anno, per dare il via ad un festa popolare che, potrebbe essere un’occasione in più per visitare questo bel borgo. Scoprire il paesaggio ameno, l’aria salubre, le sue usanze senza dimenticare la famosa “ventricina” e anche l’arte culinaria, che conserva sapori antichi. La dolcezza unica della pasta “siringata” (una preziosa ricetta gelosamente tramandata da nonna a nipote). Riassaporare i dolci delle nonne fatte in casa non è sempre facile da quando tutto è diventato tecnologico».
«Un grazie va a questo paese che – come i fiori dell’infiorata – si presenta ai visitatori come lo sbocciare in armonia e volontà a nuova vita, per divenire sempre più orgoglio per la nostra bella Italia», conclude la nota.
Segue una poesia scritta sempre da Lucia Desiati dal titolo “I fiori a Carunchio“
«Fiori raccolti a Carunchio
vestiti di mille colori
intensi nei loro profumi
riprendono vita
nelle mani dei maestri infioratori.
Inneggiando al Signore
si fanno plasmare
hanno un saggio pensiero
offrire bellezza al paese intero.
Con racconti e pitture floreali
si sentono narratori
da effetti speciali.
Sanno brillare gioiosi
di quella luce infinita
che di pace d’amore
gli uomini sa illuminare».