VASTO – Secondo appuntamento con Masterclass, l’evento targato Istituto Mattei e Polo liceale Pantini Pudente, nell’ambito del progetto “OffiCinema Vasto – Laboratorio di cinema a scuola”. Nell’auditorium del liceo artistico, il webinar da Caen (Normandia) con Jean Manuel Costa, regista, documentarista e direttore di effetti speciali, vincitore di due premi César (l’Oscar francese) che ha illustrato ai ragazzi i suoi lavori di compositing nella fase di post produzione di un film.
In particolare, Costa ha spiegato gli effetti speciali di un cortometraggio realizzato dagli alunni di una primaria di Roma, classe 5°C dell’Istituto comprensivo “Piaget Majorana”, con la regia di Luigi Cozzi, dal titolo “I piccoli maghi di Oz” e ispirato al celebre romanzo “Il meraviglioso mago di Oz” di L. Frank Baum. Girato a scuola, la pellicola è «un lavoro fatto dai bambini, ma è un lavoro d’autore», ha detto Mirko Menna, responsabile del progetto OffiCinema che ha presentato l’incontro.
Il regista francese è legato sentimentalmente alla città del Vasto. Ha sposato infatti una docente di lingua italiana, d’origine vastese e tutte le estati trascorre qui le vacanze. «L’incontro di oggi – ha spiegato Laura Oliva, l’altro braccio pensante dell’iniziativa che sta coinvolgendo 60 alunni nella realizzazione di un cortometraggio – doveva essere in presenza. Poi per motivi familiari – la figlia si sposa – non è potuto venire in Italia».
La bravura di Jean Manuel Costa è infinita. «Il suo cinema è fatto e non finto», ha specificato la professoressa Oliva. Costruito fotogramma per fotogramma, il suo lavoro rivela un’artigianalità che si trasforma in genialità, grazie alle animazioni realizzate nella post produzione. «Effetti speciali – ha aggiunto il docente Mirko Menna – racchiusi in una stratigrafia grazie a 3DSMAX, software di compositing. «Quello che ti guida – ha precisato Jean Manuel Costa – è l’occhio».
Pubblicitario di moda, il regista francese ha lavorato anche con lo scenografo Dante Ferretti (tre premi Oscar) e col collega Jean-Jacques Annaud, a noi celebre per aver girato il film “Il nome della rosa”, tratto dall’ omonimo romanzo di Umberto Eco. Negli anni Ottanta è stato anche autore di uno spot “Le courant de la vie” (Il flusso della vita) per la Edf, società elettrica francese, girato a Roma in contemporanea con il film di Federico Fellini, “Ginger e Fred”. «La gente passava – ha raccontato Costa – e pensava che fossimo tutti lì per quelle riprese». Una lampadina che corre nella realtà della vita – da qui flusso – e che viene spenta da due giovani innamorati per baciarsi al buio.
Il suo talento di “mago delle immagini” l’ha trasmesso anche al figlio Jean Nicolas che, pur laureato in Fisica nucleare, adesso lavora a Londra ed è uno dei più ricercati compositing supervisor di effetti speciali. Ai ragazzi presenti all’incontro, in una video intervista ha affermato che questo è un lavoro che ha contratti brevi – dai 2 ai 6 mesi – ma è molto richiesto. Meno quello del regista o dell’attore, per il quale bisogna aspettare anni.
In Francia ci sono 28 scuole di cinema, tutte private con una retta di 6-8mila euro l’anno. Bisogna però conoscere bene la lingua inglese e il suo ultimo suggerimento ai ragazzi che sperimentano quest’arte è stato quello di andare a curiosare tra i numerosi Festival di settore.
L’incontro si è concluso con l’intervento dell’assessore comunale all’Istruzione, Anna Bosco, che ha portato i saluti dell’amministrazione definendo gli alunni «studenti fortunati che possono usufruire di queste occasioni di approfondimento. L’auspicio è che facciano tesoro dell’esperienza di vita del regista e che abbiano curiosità e passione nel fare questa professione».