VASTO – L’episodio increscioso di ieri sera, avvenuto al campo Fulgenzio Fantini di Vasto Marina, ha scaturito un’ondata di commenti, sui quali, Nicola Bellandrini, responsabile del settore giovanile biancorosso, vuole ribadire un aspetto.
«Tengo a precisare che il diverbio non è nato per questioni legate al campo. I genitori dei calciatori della Vastese lasciano giocare liberamente i propri figli, senza incitarli o fomentarli.
La discussione è legata al fatto che entrambi i padri presenziavano in un’area nella quale non erano autorizzati. Non erano in distinta.
Tuttavia, se il genitore del nostro ragazzo manteneva un comportamento civile, l’altro, sponda Cupello, non era corretto, perché, tra i tanti aspetti, sostava in tribuna, inagibile e per questo transennata.
Dopo essere stato invitato gentilmente dal nostro segretario a rispettare le regole, lo stesso continuava a mostrarsi indifferente, tornando nuovamente a bordocampo. Da qui gli animi si sono accesi e sono intervenuto in prima persona per riportare la calma. Tutto qua. Le società non sono responsabili, così come non sono responsabili i ragazzi.
Chiedo scusa a nome della Vastese, ma ribadisco la totale estraneità della discussione alla partita».