VASTO – La Consulta giovanile in collaborazione con l’assessorato alle Politiche giovanili e l’associazione Grido organizza il 26 aprile alle 17:30 al Centro Berlinguer in via Anelli 71, un cineforum dedicato alla Festa della Liberazione del prossimo 25 aprile con la proiezione del film Paisà, diretto da Roberto Rossellini. Un anno dopo “Roma città aperta”, Rossellini sente il bisogno di tornare a riflettere sulle ferite ancora drammaticamente aperte nelle coscienze degli italiani lasciate dall’occupazione nazifascista.
«Il film – si legge nella nota del Comune di Vasto – rievoca l’avanzata delle truppe alleate angloamericane dalla Sicilia fino al Nord Italia ed è suddiviso in sei episodi distinti ed indipendenti uno dall’altro che non si frammenta, ma riconduce alla fine il tutto ad unità».
Interverranno il sindaco Francesco Menna, Panfilo D’Ercole, componente del direttivo Anpi Vasto, l’assessora alle Politiche giovanili, Paola Cianci, e la presidente della Consulta giovanile, Marta Del Negro.
«Ogni anno la Consulta giovanile organizza eventi in occasione del 25 aprile – dichiarano il sindaco Menna e l’assessora Cianci – per contribuire alla testimonianza del grande sacrificio delle donne e degli uomini che hanno combattuto per liberare l’Italia dalle atrocità del regime fascista, la pagina più drammatica della nostra storia. Grazie alla preziosa collaborazione dell’Anpi che attraverso il racconto dell’esperienza delle partigiane e dei partigiani comunica alle nuove generazioni i valori della Resistenza per non dimenticare le tante ed i tanti giovani che hanno perso la vita per la nostra libertà».
«Il 25 aprile è una data importantissima per la storia dell’Italia – sottolinea Del Negro, presidente della Consulta – e anche quest’anno ci siamo impegnati insieme a ANPI a ricordare coloro che hanno combattuto per liberare il nostro paese dall’occupazione nazista e dal regime fascista. In occasione, si è deciso di omaggiare uno dei più grandi registi che seppe descrivere al meglio la Resistenza, Roberto Rossellini, con quello che è stato definito il suo più grande capolavoro “Paisà“. Un racconto pieno di verità dove al centro i personaggi raccontano ogni sfumatura di una lotta vissuta non solo sul campo di battaglia ma anche nella quotidianità. Preti, ragazze, soldati stranieri e bambini. Un film che attraverso molti volti racconta quella disperata ricerca di libertà».
