CHIETI – I militari del Nipaaf (Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale) del gruppo carabinieri di Chieti hanno elevato una sanzione amministrativa dell’importo di quattromila euro a una ditta laziale per aver venduto salumi con etichette ingannevoli in ordine alla provenienza geografica degli alimenti. Lo riferisce con una nota il locale comando.
I prodotti erano in vendita in un supermercato di Chieti e confezionati con un imballaggio che riportava frontalmente «l’etichetta con un chiaro riferimento all’origine locale dei salumi commercializzati, con un richiamo, solo tra gli ingredienti, alla provenienza europea della carne suina utilizzata».
L’attività del Nipaaf ha consentito di verificare che «la materia prima utilizzata – prosegue la nota – aveva origine “Ungheria” e che il prodotto era stato integralmente lavorato e trasformato in località che non avevano alcuna attinenza con quanto suggerito in etichetta, in violazione del Regolamento del 2011 che prescrive a livello europeo le informazioni da riportare in etichetta».
Quest’ultimo prevede infatti che le informazioni sugli alimenti debbano essere precise, chiare e facilmente comprensibili per il consumatore e non devono indurlo in errore per quanto riguarda le caratteristiche dell’alimento.
«In particolare, – sottolinea il comandante Marco Santilli – la natura, l’identità, le proprietà, la composizione, la quantità, la durata di conservazione, il paese d’origine o il luogo di provenienza, il metodo di fabbricazione o di produzione. La ditta ha immediatamente provveduto al pagamento dell’importo contestato, prevedendo il ritiro dei prodotti difformi e la modifica dell’etichettatura ingannatoria».