VASTO – È arrivato il gran giorno. L’etichetta americana Melodic Revolution pubblicherà domani MMXX, il nuovo album degli Ifsounds. Si tratta del settimo disco della band abruzzese di Vasto/San Salvo, una delle realtà italiane più note all’estero anche grazie alla loro casa discografica che si trova in Florida.
«Un album corale, ambizioso e riflessivo per il gruppo, fiore all’occhiello dell’americana MRR. Un settimo lavoro di prog-rock polifonico e contemporaneo, – dichiarano i componenti -. MMXX è un disco molto ambizioso, un passo in avanti nella nostra storia artistica. Abbiamo fatto convivere la nostra musica con quella corale, una musica antica ma emozionante e modernissima nello spirito. La composizione della suite, in particolare, ha richiesto un notevole studio e successivamente un particolare sforzo per incastrare gli arrangiamenti propri del rock con le armonie di un coro polifonico».
Sono orgogliosi gli Ifsounds per la sua uscita. Nuovo tassello di una lunga storia cominciata nel 1993 con la fondazione e con il primo disco nel 2006, e oggi giunta a un’opera – come sottolinea la band abruzzese – ambiziosa e impegnativa. La storica etichetta americana Melodic Revolution Records, guidata da Nick Katona, ha confermato il sostegno agli Ifsounds, che a cinque anni di distanza dall’apprezzato An Gorta Mór tornano con un lavoro nuovamente concettuale, incentrato sui drammi della contemporaneità. A partire da ciò che resta della pandemia.
Il lockdown ha ispirato gli Ifsounds nella ricerca di un veicolo che evocasse relazionalità e contatto con il prossimo. Perso per motivi sanitari e ricostruito in musica anche attraverso la coralità: «La pandemia ha sconvolto le nostre vite, mettendo in discussione tutti gli aspetti delle nostre esistenze, anche i più banali, – ha detto il leader del gruppo, Dario Lastella -. Oggi sembra tutto passato e in parte sto notando una certa tendenza a rimuovere dalla mente le sensazioni vissute durante quei due anni da incubo, ma credo che quello sia stato il periodo globalmente più assurdo, alienante e distopico attraversato dalla nostra generazione. Per questo motivo abbiamo deciso di mettere in musica e parole le sensazioni e le paure di quei giorni, che hanno condizionato in maniera così drammatica le nostre azioni quotidiane e cambiato irreversibilmente il nostro mondo e noi stessi. E lo abbiamo fatto attraverso la musica corale, il genere che, per definizione, richiede il contatto più stretto tra le persone che avevamo ormai perso».
Sin dai tempi del primo disco, passando attraverso album che di volta in volta hanno mostrato l’evoluzione della band guidata da Dario Lastella, gli Ifsounds hanno provato a smarcarsi dai canoni classici del rock progressivo per interpretarlo in una chiave diversa, considerandolo anzi un “modo di fare le cose”. E ancora una volta, il rock progressivo italiano gode di ampio credito all’estero: «Progressiva per noi – ha sottolineato Lastella – è l’attitudine alla musica e alla ricerca, che si declina nella fusione di vari generi per colorare le sensazioni che vogliamo trasmettere: rock progressivo non è un genere, ma un modo di suonare, spaziando tra rock, jazz, classica, elettronica, con un occhio alla grande musica del passato da preservare ed evolvere in nuovi linguaggi. Gli italiani suonano bene e lo sanno in tutto il mondo tranne che in Italia! Purtroppo spesso i nostri addetti ai lavori sono tanto arroganti quanto incompetenti, e ciò si traduce con una certa aria di sufficienza verso i nostri prodotti, che così vengono snobbati anche dai media generalisti. Per fortuna oggi gli spazi si creano anche in altro modo e soprattutto in altri luoghi».
IFSOUNDS BIO
Gli Ifsounds nascono nel 1993 a Termoli per volontà del chitarrista Dario Lastella e del tastierista Claudio Lapenna, che per molti anni saranno il duo cardine del gruppo. Dopo un lungo periodo di attività discontinua e due demo, nel 2006 gli If debuttano con The Stairway, seguito nel 2008 da Morpho Nestira. Dopo il cambio di nome in Ifsounds nel 2009, nel 2010 la canzone Oceans of Time è scelta dalla casa discografica There is Hope per la compilation benefica Songs for Haiti – Relief Through Music, i cui ricavati sono destinati alle popolazioni di Haiti colpite dal terremoto.
La band firma per la casa discografica americana Melodic Revolution Records e pubblica la compilation gratuita if…sounds. Alla fine del 2010 gli Ifsounds pubblicano Apeirophobia. L’album ottiene un notevole successo di critica, diventando uno dei dischi progressive preferiti dell’anno tra gli ascoltatori, i deejay e i recensori di tutto il mondo. L’album ottiene una nomination come Best Italian Album ai ProgAwards. La canzone Aprile è scelta dalla There is Hope per la compilation benefica Strength, i cui ricavati sono destinati alle popolazioni del Giappone colpite da un terribile terremoto/tsunami.
Nel 2011 esce l’EP Unusual Roots con due grandi collaborazioni: la leggenda dell’hard rock Phil Naro (Talas, CRISS, DDrive…), e Andrea Garrison. Nel 2012 la band pubblica Red Apple, tratto dal romanzo Mela Rossa di Dario Lastella. Nel 2013 dopo un importante cambio di formazione gli Ifsounds rinascono e cominciano a lavorare a Reset, che uscirà nel 2015 nella doppia versione italiana e inglese».
Nel 2018 pubblicano An Gorta Mór. Nel 2021, dopo lo stop forzato a causa della pandemia, si mettono al lavoro per il loro ambizioso settimo album che domani vedrà la luce
IFSOUNDS:
Dario Lastella – chitarre, voce, synth.
Runal – voce solista.
Lino Mesina – batteria.
Lino Giugliano – piano, organo, tastiere, synth.
Italo Miscione – basso.
Ilaria Carlucci – voce solista e cori.