VASTO – È cominciato ieri nella sala 1 della Città del cinema di Vasto, “Masterclass“, la serie di cinque incontri voluti da due scuole della città, l’Istituto Mattei e il polo liceale Pantini Pudente, per dare risalto al cinema e alle sue emozioni e – chissà mai – per formare nuove generazioni di attori, scenografi, costumisti o addetti alla post produzione. Si comprende subito che dietro l’iniziativa c’è un lavoro immane fatto di riprese, studio e fatica, ma si percepisce anche tanto entusiasmo tra i docenti e gli alunni.
«Coinvolti gli studenti delle classi 2-3-4 di entrambe le scuole, circa 60, – ha spiegato Laura Oliva, professoressa dell’Iis Mattei – che dal 1 marzo scorso fino a novembre prossimo saranno impegnati nella realizzazione di un cortometraggio», nell’ambito del progetto “OffiCinema Vasto – Laboratorio di cinema a scuola” per stimolare un legame attivo tra il mondo della scuola e quello cinematografico. L’iniziativa rappresenta un progetto sperimentale riconosciuto dal ministero della Cultura.

La regia è di Francesco Calandra, la sceneggiatura di Maria Grazia Liguori, Mirko Menna, altro docente della scuola Mattei è il responsabile del progetto. «Set d’eccezione per le riprese è proprio la nostra città, – spiega quest’ultimo – . Dalla scrittura della sceneggiatura, alle riprese, alla cura del montaggio e alla post produzione, i ragazzi si stanno occupando di realizzare un lavoro che porterà le firme di ognuno, le loro specificità e le loro ambizioni. La storia è quella di Marco, alle prese con le questioni legate alla sua crescita e alla sua voglia di innamorarsi liberamente».
Un cinema che parla di loro e rivolto a loro, adolescenti alle prese con le proprie emozioni da gestire. E quale migliore scuola se non la recitazione? Lo ha ricordato l’ospite di ieri, l’attore 24enne napoletano Giacomo Giorgio, più conosciuto come Ciro Ricci del cast della serie tv “Mare Fuori“, che ha aperto il ciclo d’incontri insieme con il produttore e dirigente Rai Fiction, Michele Zatta. Alla domanda di un alunno su cosa consigliare a un aspirante attore, ha risposto: «Il talento va nutrito altrimenti scema. Bisogna sacrificarsi con amore e studiare se vuoi fare questo lavoro».



Visibilmente entusiasti nel parterre i dirigenti scolastici, Anna Orsatti per il Polo liceale e Nino Fuiano per l’Iis Mattei. Dietro di loro, docenti e studenti, ma anche genitori e fan dell’attore napoletano che hanno occupato tutte le poltrone disponibili per avere una foto, un autografo o regalare applausi al loro beniamino. Dall’altro lato, il dispiacere degli organizzatori per non aver potuto accogliere tutti. Sold out dopo poche ore dall’emissione dei biglietti e ragazzi seduti a terra pur di stare ad ascoltare il loro idolo.
«Quando si ama il territorio – ha detto il preside Fuiano – la modalità vincente è lavorare insieme. I ragazzi sono brave persone ed è necessario un riferimento adulto e credibile che permetta loro di prendere consapevolezza delle proprie emozioni». «Si tratta di un’educazione a una socialità migliore», ha ribadito Nicola Della Gatta, assessore comunale alla Cultura e “spalla” all’ironica Paola Cerella, docente e giornalista che ha presentato la serata con Mirko Menna.
L’incontro ha avuto lo scopo di spiegare i punti chiave di successo di Mare Fuori, ma anche la meraviglia dei protagonisti e dei produttori che non si aspettavano un gradimento così alto. «Il mio riferimento – ha raccontato il produttore della fiction Zatta (che è stato anche co-ideatore della soap opera di “Un posto al sole” nel 1996) – è Charlie Chaplin, colui che punta lo sguardo agli ultimi. Io, nella vita ho ricevuto talmente tanti “No” che ho fatto fatica a trovare la mia strada, 15 anni a capire cosa volessi essere e fare». Laureato in Giurisprudenza, «ogni giorno – ha aggiunto – studiavo mal volentieri le leggi. Ho anche sostenuto l’esame da procuratore, ma non mi piaceva. È difficile essere felici, è più facile cadere e i nostri personaggi cadono, ma il bello è che si rialzano». Verosimilmente autentici, i protagonisti di questa serie sono accompagnati nella chiave d’interpretazione della realtà da una fluidità nella scrittura.
Visione della realtà che lo stesso Zatta ha trasferito in modo ironico, quasi burlesco, tra fantasia e immaginazione, nel libro che ha presentato a Vasto “Forse un altro“, dato al pubblico grazie all’intervento di Patrizia Angelozzi, responsabile di comunicazione dell’omonima agenzia, che lo ha inviato a una casa editrice di Cagliari, l’Arkadia Editore, affinché Zatta ricevesse i suoi primi “Sì”. Questa è realtà.

