VASTO – Si terrà oggi al tribunale di Vasto, l’udienza a carico di otto imputati che dal 2019 sono raggiunti da misure cautelari (custodia in carcere e arresti domiciliari) per i reati di furto, ricettazione, concorso in associazione per delinquere, indebita utilizzazione a fini di profitto. Nell’udienza dovranno essere sentiti gli ultimi testi della difesa.
Il tribunale in composizione collegiale sarà presieduto da Stefania Izzi. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Raffaele Giacomucci, Isabella Mugoni, Giancarlo D’Angelo, Giuseppe Sciarretta e Alessandro Orlando. Le parti civili sono difese dagli avvocati Luca Lemmo, Nicola Artese e Giovanni Manieri.
Sussistono a carico degli imputati – si legge nell’estratto dell’ordinanza applicativa di misure cautelari – «gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati indicati dalla complessa attività di indagine compiuta da parte della compagnia dei carabinieri di Vasto nel 2018. In ogni delitto contestato, le fonti di prova acquisite dalla polizia giudiziaria sono tabulati telefonici delle utenze in uso agli indagati, filmati dei sistemi di video-sorveglianza degli esercizi privati e pubblici nonché dei locali ATM, sommarie informazioni di persone informate sui fatti, tracciati “GPS” delle due autovetture in uso agli indagati e, infine, dalle intercettazioni telefoniche».
L’attività investigativa ha messo in luce «l’esistenza – prosegue l’ordinanza – di una struttura criminale dedita in maniera sistematica ai furti, ed in modo particolare, quelli su autovetture, specie in periodi estivi con più alta affluenza di persone nel territorio. Dalle auto prelevati, oltre al denaro contante, anche carte di pagamento da utilizzare attraverso il POS di esercizi pubblici compiacenti oppure per l’indebito prelievo a specifici sportelli ATM».
«Anche la scelta della stessa area di servizio dove effettuare illeciti rifornimenti di carburante; il reperimento di un cappellino con visiera per rendere più difficoltosa l’identificazione di colui che materialmente operava presso i vari sportelli ATM. Attività queste- specifica l’estratto – che denotano una serie di piani studiati appositamente per rendere più semplice ed efficace l’attività delinquenziale comune. Dagli elementi raccolti si evince un costante impegno profuso a perseguire obiettivi a scopo di lucro attraverso la commissione di plurimi reati contro il patrimonio, episodi che si susseguono anche in maniera rapida ed efficace. I reati perpetrati hanno avuto tutti lo stesso modus operandi che prendeva avvio con l’individuazione delle autovetture in sosta da depredare e, successivamente, con la cessione delle carte di pagamento illecitamente sottratte».
«Altra caratteristica operativa dell’associazione – continua l’ordinanza – è quella di colpire più obiettivi nella medesima zona ad intervalli di pochi giorni l’uno dall’altro. L’elemento distintivo tra il delitto di associazione per delinquere e il concorso di persone nel reato continuato, è individuabile nel carattere dell’accordo criminoso. Il maggior numero di furti – perpetrati e tentati – sono stati commessi a Vasto. Per quanto riguarda infine i reati-scopo, si tratta di 25 episodi commessi in un breve lasso di tempo tra mesi di aprile e luglio 2018, approfittando della bella stagione e dell’afflusso di turisti sulle coste della provincia di Chieti».