VASTO – «Ospedale di San Pio: una commedia infinita. Oggi saranno a Vasto il presidente della regione Marsilio con assessore alla Sanità – e forse qualcun altro – per raccontarci ancora la favola, che il nuovo ospedale si farà, ma dopo le elezioni. Una favola a cui siamo abituati da venti anni». Lo scrive in una nota Ivo Menna, ambientalista storico di Vasto e candidato sindaco della lista “La Nuova Terra” nel 2011.
«Mi viene in mente – prosegua Menna – il ricordo del 2012 quando l’allora presidente Chiodi di centrodestra – rispondendo all’interrogazione del vastese Tagliente della stessa coalizione politica sulle pessime condizioni del nosocomio, nonché le precarie condizioni della sanità regionale dell’epoca – disse che erano pronti i fondi regionali e nazionali per la costruzione del nuovo ospedale a Pozzitello di Vasto. Siamo in presenza della totale indifferenza nei confronti dei livelli di assistenza mostrata dai quattro anni di politiche sanitarie del centrodestra regionale».
«La dimostrazione? – chiede l’ambientalista vastese – Recarsi al Cup per ottenere una prestazione di assistenza sanitaria che subito ti viene risposto che ci vorranno mesi per una visita. Le ragioni di fondo sono presto dette: avanzano le cliniche di assistenza private e quindi si sta procedendo allo smantellamento dello stato sociale e sanitario in favore dei privati. Eppure risulta che la sanità regionale dispone di circa l’ottanta per cento delle risorse finanziarie. Una voce di spesa incomprensibile per i livelli di assistenza a cui siamo giunti. Ma la Costituzione della Repubblica italiana tra i suoi principi non pone l’articolo 32 come un diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività garantendo cure gratuite agli indigenti»?
«Lo stesso – continua – si dice nella Carta della Costituzione europea e con la stessa intensità lo proclama l’Organizzazione mondiale della sanità. E voglio ricordare il presidente Chiodi che, in un suo intervento a Vasto a Palazzo D’Avalos, garantiva che entro marzo 2012 sarebbero iniziati i lavori del nuovo ospedale affannandosi a immaginare – e poi progettare – come scelta prioritaria della politica regionale sanitaria la costruzione dell’ospedale nuovo a Pozzitello su terreni del Comune ai confini con San Salvo. Allora vi furono campagne elettorali sanguinose, una città divisa, e infine – dopo le tante enfatiche dichiarazioni – ecco la paralisi e lo stallo, le cui conseguenze si avvertono adesso con l’ospedale attuale che torna a godere dell’attenzione e l’interesse della politica di centrodestra avvicinandosi le elezioni regionali».
«Nel frattempo – aggiunge Menna – resta aperto il problema dell’inadeguatezza dell’attuale ospedale che ha perso negli anni professionalità di prim’ordine, primari e medici di livello. Mai preso in seria considerazione il parcheggio su Fosso Anghella per decongestionare il tratto di strada, un budello di accesso al nosocomio; una seria prevenzione partendo dall’osservatorio epidemiologico che resta una chimera illusoria, fino all’istituzione del registro dei tumori e delle malattie correlate ai lavori pericolosi e usuranti, alla luce delle nuove patologie».
«Per non parlare di quella mobilità passiva, – conclude – ovvero i soldi che la Regione paga a causa dell’esodo di tanti malati che sono costretti a rivolgersi a strutture sanitarie di altre regioni per la insufficienza e la inadeguatezza del nostro ospedale. Il consigliere di Forza Italia Marcovecchio e il neo deputato di Fratelli d’Italia Sigismondi affrontino e studino con serietà e attenzione i problemi gravi che attanagliano l’ospedale di Vasto essendo stati eletti con i voti della città e nelle rispettive sedi istituzionali facciano sentire le loro voci».