VASTO – «Ci risiamo: il sindaco e presidente, Francesco Menna, cerca di trovare pilastri su cui poggiare una eventuale candidatura regionale, ma continua a fare dei clamorosi autogol confidando nella memoria corta delle persone. I vastesi, però, non dimenticano – e se qualcuno lo ha fatto – la Lega si premura di ripercorrere i 5 anni di mandato regionale dell’assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, e del suo capo ufficio Menna». Lo afferma in una nota la consigliera regionale della Lega, Sabrina Bocchino.
«Cinque anni, – si legge nella nota – quelli di Paolucci e Menna, in cui l’iter per la costruzione del nuovo ospedale di Vasto, così come quelli di Lanciano, Avezzano e la centrale operativa dell’Aquila, è stato sciolto come neve al sole e che la Regione di centrodestra ha ricostruito tassello dopo tassello arrivando all’Accordo di programma che ha definito la disponibilità economica che oggi è realtà, consentendo di essere sempre più vicini alla posa della prima pietra. Cinque anni in cui gli 8/10 di emodinamica al San Pio sbandierati dal centrosinistra si sono dispersi nell’aria come bolle di sapone; un lustro nel quale il centrosinistra non è stato capace neppure di dotare il San Pio della tanto promessa TAC a 64 strati mentre il centrodestra ne ha impiantata una a 128 strati; cinque anni in cui le liste di attesa si sono allungate del 300 per cento e che dopo anni di lavoro il centrodestra ha riportato a limiti tollerabili pur nella consapevolezza che bisogna fare e di più. Così come, in quei 5 anni nefasti per la sanità vastese – prodotti delle scelte dell’assessorato alla Sanità in cui c’era Francesco Menna – irrisori sono stati gli interventi manutentivi straordinari né è stato assunto un solo primario, anzi è stato portato avanti un progressivo depauperamento di servizi e personale in favore di quella convinzione dell’intero centrosinistra, e anche di Menna che oggi vorrebbe rinnegarla, di una sanità Chieti-Pescara centrica».
«Anche grazie alle nostre sollecitazioni – incalza la consigliera regionale – sono stati nominati al San Pio i primari di Cardiologia e di Geriatria e attivati altri medici in Cardiologia, Medicina e Geriatria a seguìto di due concorsi per contratti a tempo indeterminato cui hanno aderito 120 idonei. Sono stati stabilizzati 4 tecnici di Radiologia ed altri medici sono previsti o arrivati attraverso la procedura di mobilità, e in Ginecologia. Il tutto all’interno di un quadro in cui la pandemia ha evidenziato una cronica e pesante carenza di personale medico specialistico. Sempre riguardo alla voce carenza di personale, si è proceduto alla assunzione di OSS. Ricordiamo anche gli investimenti realizzati in tema di strumentazioni seguendo un piano di circa un milione e mezzo di euro, mai visto negli ultimi 10 anni, grazie a fondi di bilancio e di PNRR. Basti pensare ai 7 ecografi previsti del piano in Ginecologia, Cardiologia, Urologia e la nuova risonanza in arrivo e attesa da ben 15 anni».
«Quello che il direttore Thomas Schael ha illustrato, in realtà, riguarda addirittura un potenziamento con un nuovo ospedale e due case della comunità a Vasto e San Salvo. Resta la criticità delle liste di attesa ancora troppo lunghe nonostante il centrodestra sia riuscito ad accorciarle – conclude Bocchino – ma pur nelle mille difficoltà del momento contingente e con la fine del mandato che si avvicina, mi sto battendo ogni giorno per arginare questa criticità che è divenuta prioritaria. Il mio impegno e quello della Lega resta quello di agire in maniera da dare risposte più immediate all’utenza, alzare la qualità dei servizi garantiti e del personale qualificato».