Il 22 aprile in tutto il mondo si celebra la Giornata della terra conosciuta anche come “Earth Day” un evento green che coinvolge tutto il pianeta, si calcola infatti che ogni anno si mobilitino circa un miliardo di persone con l’obiettivo di aumentare l’attenzione sulle questioni ecologiche più urgenti, dalla crisi climatica all’inquinamento atmosferico e la deforestazione.
L’istituzione della Giornata mondiale della terra si deve all’attivista americano John McConnell che pensava che tutti gli esseri umani abbiano l’obbligo di occuparsi della terra e condividere le risorse in maniera equa.
Il tema della giornata di quest’anno è il ripristino degli ecosistemi che include azioni come la riforestazione, il rewilding, la ricostruzione delle infrastrutture naturali e la coral restoration. L’Earth day è comunque ogni giorno perché, come ci ricorda un proverbio dei nativi americani, “non ereditiamo la Terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli”.
Ad Atessa la coop Gaia e il Circolo Legambiente Geo APS promuovono due eventi per parlare della terra e di consumo delle risorse: la mattina appuntamento alle 10 a Casa di Gaia per il laboratorio di pittura rivolto ai bambini “La magia degli alberi” con Patrizia Ianni; il pomeriggio alle 18, sempre a Casa di Gaia, inaugurazione della mostra fotografica “Appunti sparsi di viaggio” del fotografo Giovanni Iovacchini, dialogherà con l’autore il fotografo Riccardo Menna: un racconto per immagini della Terra e dei suoi abitanti. Su prenotazione dalle 20.00 la cena “Degustazioni dal mondo”.
Giovanni Iovacchini è un insegnante di scuola superiore in pensione. Iscritto alla FIAF da lungo tempo, è un docente del DiD ed è un BFI. La sua attività in campo fotografico è molto intensa, sia per quanto riguarda la produzione di lavori fotografici, sia per quanto riguarda i corsi che ha attivato, diretti ai fotoamatori, agli insegnanti, agli studenti, alla fondazione ordine degli architetti di Pescara, al Touring club Italiano e al FAI. È lettore di portfolio e membro di giurie anche a livello nazionale. Così racconta la sua mostra Giovanni Iovacchini: “La mostra è la somma di tanti viaggi (Marocco, Georgia, Armenia, USA, Spagna, Portogallo, Abruzzo). Per me ogni occasione è buona per viaggiare, ma la cosa che mi preme sottolineare e che i miei non vogliono essere dei reportage. Come suggerisce il titolo sono “appunti sparsi” e forse anche confusi perché non hanno un filo conduttore se non quello della curiosità, della voglia di conoscere e di capire. Ci sono anche degli scatti “rubati” ma a me piace conoscere il soggetto da fotografare, cercare di comprenderlo. Non mi piace essere fotorroico o, come sento dire spesso, “dopo scelgo”: scatto solo quando sono convinto”. La mostra dal titolo “Appunti sparsi di viaggi” è composta da 40 fotografie 30×45 su forex.