BOMBA – “In Abruzzo ci sono 55 derivazioni di acqua per uso idroelettrico, 15 concessioni per grandi derivazioni, 3 scadute ed altre in scadenza. Una norma di 4 anni fa (legge 11 febbraio 2019, n. 12 dell’11/02/2019) ha stabilito la regionalizzazione delle competenze sulle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche“. Lo fa sapere con una nota l’ACSA, l’associazione che riunisce i Comuni del Sangro Aventino portatori di interesse nella concessione Sant’Angelo.
Domani alle 17:30, nella sala del Museo etnografico di Bomba, è prevista un’assemblea pubblica per “affrontare tutti insieme l’argomento e individuare possibili soluzioni che garantiscano lo sviluppo del settore, tutelino gli operatori nazionali virtuosi conciliando la tutela dell’ambiente e gli interessi dei territori“, spiega la nota. All’assemblea sono invitati i parlamentari e i consiglieri regionali, quelli provinciali, il presidente della Regione Abruzzo, gli assessori competenti, il presidente della provincia di Chieti, i sindaci dei territori interessati e le associazioni di cittadini.
“La tematica è estremamente attuale e importante, visto il costo dell’energia, la scarsità di acqua e la necessità di produrre energia da fonti rinnovabili per combattere e attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici, – sottolinea l’Acsa – . Il rinnovo delle concessioni per le grandi derivazioni per uso idroelettrico è una questione così rilevante da essere inserita tra gli adempimenti previsti nel PNRR, ma l’argomento è sconosciuto, poco discusso e approfondito“.