VASTO – In questi giorni abbiamo appreso che la coordinatrice della Caritas di Vasto, suor Gianna Caponi, lascia il suo impegno e la città per motivi di salute; abbiamo, così, deciso di fare un salto alla mensa.
Al nostro arrivo siamo stati caldamente accolti dalle volontarie che erano di turno e che, gentilmente, ci hanno permesso di visitare gli ambienti. Poi ci siamo intrattenuti con la signora Grazia Venerdì, magazziniera, che al momento fa le veci della suora a livello amministrativo. La volontaria ci ha detto che la mensa attualmente necessità di un sostegno, giacché la rete caritativa è davvero risicata in città e i benefattori, che prima della pandemia erano numerosi, ora sono quasi inesistenti. Un’eccezione rappresentano la Pilkington e la Pulchra Ambiente che fornisce loro dei buoni con cui fare la spesa al supermercato, mentre l’arcidiocesi paga le bollette ed il necessario per l’asporto. Un segno eloquente di questa povertà di scorte è stato trovare la dispensa poco fornita e la cella frigorifera addirittura vuota.
“Con il coivid” – ci spiega la signora Grazia – “le cose sono cambiate. Non abbiamo potuto più ospitare in sala, tuttavia abbiamo garantito l’asporto, permettendo alle persone di attendere fuori per ritirare il loro pasto. Ora si sta pensando ad una riapertura della mensa, ma nulla di definito. Comunque riusciamo a dar da mangiare ad una quarantina di persone”.
Da ultimo visitiamo lo studio di suor Gianna, che tra pochissimi giorni andrà via. Qui, oltre a gestire l’amministrazione, – ci dicono le volontarie – la religiosa incontrava anche tante persone che necessitavano di un supporto morale. Continuando a dialogare con le volontarie, viene fuori l’immagine più bella e che più rispecchia la religiosa: una figlia della carità. Questo aspetto, tuttavia, non si incasella solo nella dimensione Caritas, perché la suora offriva il suo servizio anche in carcere e nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Vasto.
Prima di uscire troviamo la lettera che la religiosa ha voluto trasmettere come commiato dal Centro Caritas e la condividiamo con voi:
“Carissimi amici e amiche a voi presenti e anche a coloro che per motivi familiari non sono presenti. Voglio dirvi grazie per tutto ciò che abbiamo raggiunto insieme, ognuno con i suoi doni e carismi. So di non essere stata sempre di aiuto e di esempio, ma spesso si dice che anche il legno duro, tagliato, lacrima. Vi assicuro però che per ognuno di voi ho sempre avuto rispetto, stima e un mondo di bene. Da parte vostra ho ricevuto molto di più di quanto ho dato e in particolare in questo tempo di sofferenza ho ricevuto molto conforto nel sentirvi tutti vicini. Insieme a voi devo ringraziare tutte le persone che silenziosamente arrivavano alla mensa chiedendo permesso per poter lasciare qualcosa per gli ospiti. Quante persone hanno fatto molto con i loro gesti, perché i mare è composto di tante piccole gocce. Grazie!
Vi chiedo un favore, non organizzate feste, preferisco che ci salutiamo per telefono singolarmente perché anche per me è un dolore lasciare la mensa. Spero mi comprendiate. Il mio augurio e desiderio è quello che possiate proseguire in questa grande opera di carità a favore dei più bisognosi con disponibilità e impegno, ciascuno con il proprio ruolo. Ancora grazie!
Con tanto affetto vi abbraccio tutti!”.
Un augurio e un ringraziamento alla religiosa anche dalla redazione di Zonalocale.