VASTO – La parola “Pasqua” richiama quel passaggio non solo del popolo ebraico attraverso il mar Rosso, quindi verso la liberazione e la vita, ma quel passaggio di Cristo che ci libera dal vero faraone, la morte, dal peccato verso la vita piena.
È un passaggio che tutti vogliamo fare oggi con la speranza nel cuore perché nessuno è lasciato a sé stesso. Nessuno è solo. Quella pietra che voleva finire, concludere, sigillare, soffocare una storia di ingiustizia, viene rovesciata.
M’ispiro al Vangelo di Matteo, il Vangelo della Veglia pasquale di quest’anno. Visto che si parla delle donne che vanno al Sepolcro “quel primo giorno dopo il sabato”. Maria di Magdala, l’altra Maria andarono a visitare la tomba. “Ed ecco vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, sceso dal cielo, si avvicinò e rotolò la pietra e si mise a sedere su di essa“.
Che bella scena, in cui l’angelo esprime la potenza di un Dio che scuote la terra. Il terremoto è tutta l’immagine della fragilità dell’uomo, ma anche l’inconsistenza della morte. Viene rovesciata la pietra e l’angelo in qualche modo spaventa quei soldati che rimasero – come dice il Vangelo – come morti.
Invece la frase che viene consegnata alle donne è una frase di speranza: “Voi non abbiate paura. So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui: è risorto.
Allora uno non deve avere paura: se cerca Gesù crocifisso, quel crocifisso è risorto. Mi domando: io sono un uomo, una donna che cerca Cristo crocifisso e che sa andare oltre quei luoghi di morte? Sa che l’ultima parola, la parola definitiva non è data alla pietra che chiude, ma al soffio, al vento, all’amore, al fuoco, a quel terremoto che apre tutte le strade verso Dio e si rivela ovunque, come il Gesù di Nazareth crocifisso e risorto dai morti. “Vi precede in Galilea, là lo troverete…“
“Venne loro incontro”, quando tu prendi la direzione giusta, quando custodisci la speranza nel cuore, non puoi accorgerti che Egli ti stava già venendo incontro e ti dice “Shalom“, “Salute a voi!”. Lo vorrebbero trattenere, abbracciarlo, lo adorarono…
Che bella questa scena in cui quando scopri il dono della vita che non muore, non puoi che adorarla questa vita. E Gesù ancora una volta dà fiducia: “Non temete, andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea. Là mi vedranno“, sì nella Galilea, nei luoghi di ogni giorno“.
Cristo ci sta venendo incontro e ci consegna la sua stessa vita. “Non temete, voi che cercate Gesù crocifisso. Egli è risorto”.
Buona Pasqua a tutti!