PESCARA – “Allucinante, l’orso Carrito e altri esemplari muoiono investiti e si vogliono far sfrecciare centinaia di piloti in montagna.
Norme impongono divieto di disturbo alla fauna, Ente Parco e regione esprimano parere negativo.
La morte dell’orso bruno marsicano Carrito non ha insegnato nulla? La Zona speciale di conservazione “Parco nazionale d’Abruzzo” sarà trasformata a fine aprile in un vero e proprio motoparco con 150-200 moto che sfrecceranno in prove cronometrate per decine di chilometri di carrarecce e sterrate nel cuore dell’area protetta, sito fondamentale per orso bruno marsicano, picchio dorsobianco e tante altre specie rarissime”. Lo dichiarano in una nota congiunta Salviamo l’orso, Lipu, Stazione ornitologica abruzzese, Altura (associazione per la tutela degli uccelli rapaci e dei loro ambienti)
“Lo scorso 28 marzo – si legge – è stata depositata una semplice procedura di screening per la Valutazione di incidenza ambientale per svolgere il 29 e 30 aprile prossimi un motorally valido per il campionato italiano. Due prove cronometrate su tracciati interni al sito tutelato a livello comunitario, su carrarecce, sterrati e strade immersi nei boschi che ospitano tane di orsi marsicani e nidi di picchi dorsobianchi. Interessante notare che, nonostante la delicatezza dell’iniziativa, sia stato presentato appunto un semplice screening e non già la Valutazione di Incidenza appropriata, che necessita di un periodo di 30 giorni per le osservazioni del pubblico. Cosa che però sarebbe stata praticamente incompatibile con la tempistica dell’evento”.
“In ogni caso – prosegue la nota – le associazioni stigmatizzano il fatto che dopo il caso di Carrito e di diversi orsi morti investiti è inconcepibile permettere di far sfrecciare in prove cronometrate su stradine sterrate immerse nei boschi centinaia di piloti di moto nelle aree più importanti per la specie, dalla Serralunga a Lecce vecchia. A parte il rischio concreto di investimento, data la visibilità ridotta e le condizioni di gara, è anche una questione diseducativa. Inoltre siamo in pieno periodo riproduttivo dell’avifauna. Il passaggio per ore di mezzi rombanti è assolutamente incompatibile con la tutela delle specie poiché il disturbo causerebbe l’abbandono di uova o pulcini“.
“Per questo – conclude la nota – le associazioni Salviamo l’Orso, Lipu, Associazione per la tutela degli uccelli rapaci e dei loro ambienti – Altura e Stazione ornitologica abruzzese hanno scritto all’ente Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e alla Regione Abruzzo affinché vietino questa iniziativa in palese contrasto con l’accordo Patom per la conservazione dell’orso bruno marsicano e le direttive comunitarie che vietano il disturbo delle specie protette”.
Qui il link alla procedura: https://www.regione.abruzzo.it/content/4%C2%B0-rally-di-gioia-dei-marsi-campionato-italiano-motorally
