LANCIANO – Il “31 dicembre 9999” รจ la fantomatica data di chiusura della discarica Cerratina nel comune di Lanciano che, Carlo Orecchioni, coordinatore di Progetto Lanciano, provocatoriamente indica, dopo lโennesimo colpo basso perpetrato dalla Regione Abruzzo a guida Marsilio (FDI) ai danni del territorio e degli abitanti del comune frentano. La discarica, difatti, anzichรฉ chiudere, subirร un ulteriore e consistente ampliamento.
Su questo tema, il Movimento civico Progetto Lanciano aveva presentato una mozione – approvata poi a maggioranza nel giugno del 2020 – che impegnava il sindaco a portare in discussione in consiglio comunale eventuali aumenti di volumetria della discarica, sostenendo che non รจ possibile far diventare Lanciano la discarica d’Abruzzo tra l’altro consapevoli che una discarica anche una volta chiusa, continua a produrre i suoi effetti sull’ambiente per i successivi trent’anni. Votarono la mozione: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Nuova Lanciano, LIA (Libertร in Azione). Il Movimento civico fa notare inoltre che, ad oggi, il Sindaco Paolini non ha ancora portare questo argomento in consiglio comunale.
“Temiamo” – dice Orecchioni – “che la discarica Cerratina possa trasformarsi nel polo rifiuti del Centro-Sud. Le nostre paure derivano dallโatteggiamento posto in essere dalla maggioranza Paolini che ha dimostrato di avere una sensibilitร ambientale pari a zero; vista la tardivitร nellโavvio del primo lotto dei lavori di bonifica della discarica di Serre (finanziati dallโamministrazione Pupillo), ci chiediamo: a quando il finanziamento e la chiusura dei lavori per mettere la parola fine su quellโecomostro che รจ quella discarica? Alla luce di questo, chiederemo ai Consiglieri di minoranza” – conclude Orecchioni – “di presentare dettagliato ordine del giorno sulla situazione attuale della discarica, in termini tecnici ed amministrativi”.