CAMPOBASSO – Notte di paura in Molise per la forte scossa di terremoto che ieri alle 23:52 ha colpito la regione facendosi sentire in modo evidente anche in Abruzzo, Puglia, Campania e Lazio.
L’epicentro della scossa – valutata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di magnitudo 4.6 – è stato individuato in località Montagano, in provincia di Campobasso.
Durante tutta la giornata di ieri, il territorio ha registrato scosse di lieve entità e altre di assestamento hanno fatto seguito a quella della mezzanotte circa. Molta paura e spavento nella popolazione residente nelle località vicine all’epicentro. Tanti i molisani che hanno dormito in auto.
La Protezione civile ha allertato le strutture locali per verificare che non ci fossero stati danni a persone e/o cose. Il comando dei vigili del fuoco del capoluogo non ha ricevuto alcuna richiesta di soccorso. Secondo le testimonianze diffuse, il terremoto di tipo sussultorio è stata intenso ma breve, preceduto da un chiaro boato.
Il presidente della Regione, Donato Toma, ha seguito l’evolversi della situazione nella sala operativa di Montechiaro della Protezione civile. “Mezz’ora dopo la scossa – ha detto – abbiamo riunito in questura il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che è andato avanti fino alle 3 di notte. Per fortuna, nessun danno e nessun ferito“.
Numerosi i sindaci della regione che hanno emanato l’ordinanza di chiusura delle scuole e/o la sospensione dell’attività didattica nella giornata di oggi.
Di seguito l’elenco in ordine alfabetico: Bonefro, Bojano, Busso, Campobasso, Campolieto, Casacalenda, Castelmauro, Castropignano, Colletorto, Ferrazzano, Frosolone, Gambatesa, Gildone, Guardialfiera, Guglionesi, Jelsi, Larino, Limosano, Lucito, Matrice, Mirabello Sannitico, Monacilioni, Montagano, Montecilfone, Montefalcone nel Sannio, Montenero di Bisaccia, Morrone del Sannio, Oratino, Palata, Petacciato, Petrella Tifernina, Pietracatella, Portocannone, Riccia, Ripabottoni, Ripalimosani, Roccavivara, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, Santa Croce di Magliano, Sant’Elia a Pianisi, Termoli, Torella del Sannio, Trivento, Ururi, Vinchiaturo.
L’Unimol, l’Ateneo molisano ha invece deciso di tenere aperta la struttura, anche per consentire ai ricercatori gli studi di settore. In particolare è stato interpellato il rilevatore geologico consulente, Eugenio Auciello, che da giorni ripete di fare attenzione allo sciame di scosse che sta colpendo la regione.
“Il meccanismo focale calcolato nel quadrilatero Teramo-Roma-Napoli-Bari – ha spiegato Auciello – mostra un movimento trascorrente che, localizzato e contestualizzato nella geodinamica dell’area, ci fa capire che con ogni probabilità si è attivata la struttura dei terremoti di San Giuliano di Puglia del 2002“.