LANCIANO – I consiglieri di minoranza hanno protocollato una mozione contraria all’Autonomia regionale differenziata che verrà presa in esame al Consiglio comunale di domani, mercoledì 29 marzo.
Prima firmataria della mozione è la consigliera Rita Aruffo, del gruppo “Lanciano per Tutti” insieme con Leo Marongiu, nonché co-portavoce di Europa Verde Frentania. La mozione esprime l’estrema preoccupazione dei consiglieri di minoranza sul disegno di legge Calderoli.
“Le istituzioni locali – si legge nella nota a firma dei proponenti della mozione – hanno il diritto e il dovere di comprendere cosa accadrà quando l’Abruzzo, sulla base esclusiva della propria capacità fiscale territoriale, dovrà dare risposte concrete e adeguate ai diritti all’assistenza sociale e sanitaria, all’istruzione e al trasporto pubblico locale. Al di là degli schieramenti politici e partitici, il Consiglio ha il dovere di esprimere una posizione precisa sulla posta in gioco, attraverso un esame realistico della sanità in Abruzzo e in particolare dei Livelli essenziali di prestazione (Lep)”.
“La riforma – continua la nota – trasferirà deleghe su materie fondamentali dallo Stato centrale alle Regioni. Queste ultime potranno quindi trattenere quota parte delle entrate fiscali, oggi solidaristicamente destinate alla ‘cassa comune’ e coerentemente ancorate ad uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione. L’Italia, infatti, resterà ‘Una e indivisibile’ solo se sarà ribadita l’uguaglianza del diritto e della dignità dei suoi cittadini, a prescindere dai confini regionali”.
“Una volta attuata la riforma, – chiedono i consiglieri d’opposizione – è preventivamente possibile asserire che la Regione Abruzzo dispenserà ai suoi cittadini gli stessi livelli di assistenza sanitaria di una regione del Nord Italia? È la domanda che porremo nell’Assise comunale per conoscere le posizioni di tutti i consiglieri. L’auspicio è di veder sgombrato il campo da scelte demagogiche che non prescindano, ottusamente, dalla reale valutazione delle risorse della nostra Regione”.
“Anche a livello locale è fondamentale prendere posizioni che guardino ad una reale unità del Paese e al costituzionale principio di solidarietà che dovrebbe continuare ad unire tutti i cittadini italiani, in qualsiasi regione essi vivano”, conclude la nota.