PESCARA – “Ieri mattina è stata depositata la sentenza della Corte costituzionale che ha rigettato i profili di incostituzionalità sollevati dal governo di Mario Draghi, nel luglio scorso, sulla legge regionale che istituiva le comunità energetiche. Questa è un’ottima notizia che difende un’importante legge in difesa dell’ambiente e del tessuto economico-sociale”.
Così in una nota l’assessore regionale all’Ambiente, Nicola Campitelli, sulla sentenza pubblicata che rende inammissibili 9 su 10 delle questioni sollevate. L’unico profilo di illegittimità ravvisato dalla Corte nel frammento della disposizione impugnata è nei “requisiti dei soggetti che possono partecipare alle Cer”, con esclusione invece della parte residua della disposizione.
L’assessore Campitelli specifica che “la presidenza del Consiglio dei ministri non ha articolato censure, concernente le modalità di gestione delle fonti energetiche all’interno delle comunità e di distribuzione dell’energia prodotta senza finalità di lucro. Questo intervento normativo – conclude l’assessore – ha un duplice valore. Il primo è quello di coinvolgere i cittadini, le attività commerciali e le imprese del territorio per produrre, consumare e quindi scambiare l’energia così da limitare i costi e il caro bollette ma anche quella di costituire delle comunità come strumento per contrastare lo spopolamento delle aree interne“.