ATESSA – “Nel territorio che produce una parte significativa del PIL abruzzese e che garantisce più del 50% dell’export, nessuno riesce a sistemare le strade che dovrebbero proteggere questo patrimonio“. È il commento di Fiom Cgil Chieti.
“Ogni giorno più di 22mila lavoratori – si legge nella nota – contribuiscono a questa ricchezza e non si capisce perché per raggiungere alcune fabbriche, come ad esempio la Honda e la Hydro, si debba rischiare la vita. Oppure a causa delle buche della strada che costeggia la Isringhausen, la Trigano e altre aziende, ogni giorno si rischia di rompere le sospensioni delle auto. Ormai gli incidenti all’incrocio di via Italia non si contano più”.
“Eppure, – continua il sindacato – nella regione delle rotatorie, non si capisce cosa impedisce di farne di necessarie o comunque ricercare soluzioni necessarie in questi incroci per garantire la sicurezza. Persino sull’autostrada L’Aquila Ovest hanno fatto una rotatoria provvisoria e su una strada importante che collega importanti aziende del territorio non si fa nulla”.
“Richiamiamo alla responsabilità Regione Abruzzo e in particolare l’Arap che dovrebbe organizzare per le imprese quel pezzo di territorio. Se l’Arap non dovesse avere le competenze necessarie, coinvolga l’Anas per trovare le soluzioni più idonee”, conclude la nota.