CHIETI – “Basta leggere una disposizione per comprenderne il contenuto, se si vuole“. Sono parole di Fernando Di Vito, della direzione medica ospedaliera Chieti-Ortona, in merito ad alcune contestazioni sollevate sui contenuti di una nota, indirizzata ai direttori e ai coordinatori delle Unità operative, nella quale venivano precisati aspetti relativi al trasporto salme.
“Nel documento è stato scritto con chiarezza – prosegue Di Vito – che vista la carenza di personale addetto all’obitorio, in attesa di nuovi provvedimenti si rende necessario dare supporto all’unico necroforo rimasto in servizio con il personale sanitario delle unità operative, indicato dai rispettivi responsabili”.
“Pertanto – precisa la direzione medica ospedaliera Chieti-Ortona – è evidente che non è stato fatto alcun ordine di servizio rivolto agli infermieri. Inoltre il personale da impiegare per tale attività è individuato dal coordinatore infermieristico del reparto nel quale è avvenuto il decesso, e non si tratta di infermieri ma personale di supporto che normalmente assolve alle funzioni di trasporto pazienti per esami diagnostici o consulenze specialistiche. Questo dice la comunicazione che è stata diffusa, e nulla di più. Altre letture sono semplicemente distorte“.
Se di notte non è presente il personale di supporto secondo loro chi deve trasportare la salma?