VASTO – Il centrosinistra ha diffuso una nota in merito alla stazione ferroviaria del porto di Vasto, e in particolar modo sulla necessità di un parcheggio per ospitare i tanti pendolari che quotidianamente lasciano la loro auto per raggiungere in treno il posto di lavoro fuori dalla città.
“Bisogna ricordare a tutti che la competenza nel merito non è del Comune di Vasto e per questo abbiamo più volte sollecitato Rfi a riguardo. La nostra attività amministrativa – si legge nella nota – non è volta comunque a celarsi dietro la competenza da cui le numerose attività propositive, ma dobbiamo comunque prendere le distanze da una politica volta a puntare il dito contro senza proporre soluzioni. Nel ribadire dunque che l’area è di pertinenza di Rfi, ricordiamo a tutti – prosegue la nota – che la Regione Abruzzo è da circa cinque anni a guida centrodestra, così come lo è il governo da qualche mese. E cosa poi certa è che mai abbiamo letto o sentito parole di sollecito a Rfi o alla Regione Abruzzo in merito, né tantomeno abbiamo visto fatti”.
“Invitiamo la Lega di Vasto ad avere un atteggiamento propositivo – continua la nota – . Da tempo stiamo chiedendo a Rfi di affrontare e risolvere la problematica ‘parcheggio’. Condividiamo con tutta la città che il Comune ha già un progetto per realizzare un parcheggio su un terreno che si trova in un’area rialzata rispetto alla stazione Porto di Vasto, di proprietà anche dell’Arap, il cui presidente – è bene ricordarlo – è della Lega. Amministrare è responsabilità”.
“Infine il Comune di Vasto ha elaborato e depositato a Rfi, negli uffici di Ancona, un progetto di ampliamento ed adeguamento dello scalo ferroviario del Porto di Vasto. Progetto ritenuto meritevole di attenzione da parte degli stessi tecnici di Rfi. Concludiamo chiedendo al coordinatore cittadino della Lega di impegnarsi con Arap e Regione Abruzzo affinché possano cedere il terreno confinante che – come si vede dalla foto – consentirebbe a tutti i passeggeri della stazione Porto di Vasto di parcheggiare agevolmente. “Acta non verba” è il nostro invito ad agire più che a parlare”, chiosa la nota.