VASTO – “Senza un progetto chiaro che definisca la mobilità verso la Costa dei Trabocchi e come organizzare gli spostamenti al suo interno, molti nodi rischiano di restare irrisolti e rischiamo di non riuscire a trovare la formula per valorizzare le eccellenze, le aree protette esistenti, il litorale, i trabocchi, i centri urbani e marini e trovare risoluzione alle criticità. Avremmo potuto dare buoni consigli alla Regione Abruzzo la quale, tuttavia, ha ritenuto di scrivere il Progetto speciale territoriale Costa dei Trabocchi senza ascoltare gli operatori“. Lo affermano il presidente dei balneari di Fiba-Confesercenti, Giuseppe Susi, e Simone Lembo, responsabile del dipartimento turismo della Confesercenti provinciale di Chieti.
“La giunta regionale, su proposta dell’assessore al Territorio, Nicola Campitelli, ha adottato il Pst della Costa dei Trabocchi – sottolineano Susi e Lembo – un importante progetto, finalizzato alla valorizzazione e riqualificazione della costa teatina. A giorni scadranno i termini per presentare le osservazioni. Siamo favorevoli alla messa in campo di strumenti e azioni di pianificazione per la crescita e lo sviluppo della Via Verde, lo diciamo da tempo, ma purtroppo la concertazione con gli operatori economici, con le categorie interessate, è stata completamente assente. La Regione Abruzzo non ci ha mai consultati”.
“Eppure – ricordano i due dirigenti di Confesercenti – ci stiamo giocando il presente ma soprattutto il futuro di una parte importantissima dell’Abruzzo. Questi processi andrebbero gestiti con il coinvolgimento di tutti gli interessi. È necessario favorire un sistema di connessioni per l’intero territorio che riguardi una mobilità dolce, complessa e completa con mezzi e pedonale, dai centri urbani verso la costa e viceversa, passando per le stazioni in disuso e da riqualificare. Pensiamo all’uso delle ebike, dei mezzi pubblici e delle auto in maniera intelligente. Immaginiamo aree green di sosta e di parcheggio, a raso e interrati, per tutti i mezzi di trasporto che sempre più andranno verso l’elettrico”.
“Parcheggi scambiatori come punti di passaggio tra la mobilità carrabile e la mobilità dolce, e parcheggi/punti di sosta verdi a basso impatto, partendo da quelli esistenti fino ad aree idonee da individuare, senza trascurare e penalizzare il litorale. In termini generali – concludono il presidente dei balneari e il responsabile del dipartimento turismo – a noi interessa uno sviluppo di qualità, per valorizzare il paesaggio, le risorse locali, aumentare la qualità della vita e l’attrattività dei luoghi, avviando e migliorando i processi per lo sviluppo economico sostenibile. Questi luoghi hanno un valore intrinseco legato al paesaggio ma anche alle attività economiche esistenti“.