CUPELLO – Non si placa l’ondata di furti sul territorio di Cupello. Dopo la sottrazione di mezzi agricoli e derrate alimentari che ha interessato una decina di masserie, c’è da registrare un ennesimo furto di rame ai danni di un impianto fotovoltaico. La questione della sicurezza continua a tenere banco a Cupello, nel più totale disinteresse dalla maggioranza. Lo dichiarano con una nota i gruppi consiliari di Risposta civica e Insieme per Cupello.
“Già un anno fa – si legge nella nota – il gruppo consiliare di Risposta civica aveva presentato un’apposita interrogazione, essendo già forte nella comunità la sensazione di insicurezza, più volte denunciata anche tramite i media locali e sui canali social. Da allora c’è stato un considerevole aumento degli episodi di furto, tanto che a più riprese si è parlato di un allarme sicurezza anche nel nostro amato Comune”.
“Nell’interrogazione – precisa la nota – si chiedeva conto delle misure adottate per contrastare tali fenomeni criminosi e si sollecitava l’adozione di un ‘pacchetto sicurezza’ che prevedesse da un lato la possibilità di incrementare la presenza di vigili urbani sul territorio (esentandoli dalle mansioni d’ufficio) e dall’altro un più efficace coordinamento tra tutte le forze dell’ordine e gli enti impegnati nel presidio del territorio, anche in rete con i comuni limitrofi. Riscontri non ce ne sono stati“.
“Ad oggi ciò che sappiamo – specificano i gruppi consiliari di minoranza – è che la polizia municipale ha perso una unità lavorativa che non potrà neppure essere rimpiazzata a causa della situazione finanziaria di pre-dissesto in cui versa il nostro Comune. Nella consapevolezza di un possibile pensionamento, non si sono attivate procedure che avrebbero potuto garantire un livello più elevato di controllo sul territorio, come ad esempio la partecipazione al progetto ‘Mille occhi per la città’, un protocollo stipulato lo scorso novembre tra la prefettura di Chieti e numerosi Comuni della provincia, che prevede la costruzione di una rete di controllo del territorio grazie alla partecipazione anche di agenzie private“.
“Un protocollo importante – aggiungono- che si rinnova ogni tre anni, con l’obiettivo di continuare a potenziare il presidio del territorio attraverso la trasmissione di informazioni tra le forze dell’ordine e gli istituti di vigilanza, così da integrare le iniziative pubbliche e quelle private in una cornice di sussidiarietà e complementarietà. Da ultimo, abbiamo promosso e avviato una petizione tra gli abitanti della contrada di Ributtini, una delle zone maggiormente interessate dall’ondata di furti, allo scopo di sollecitare l’installazione di telecamere di videosorveglianza, di cui la contrada è sprovvista. Ci auguriamo che almeno stavolta l’amministrazione comunale non continui a fingere di non sentire o di non capire quello che i cittadini invocano a gran voce ormai da anni”.
“A nostro avviso la sicurezza è un diritto primario dei cittadini e come tale deve essere garantita in via prioritaria al fine di assicurare lo sviluppo sociale ed economico del territorio, nonché di ristabilire una adeguata qualità di vita in tutto il territorio, comprese le contrade e le zone agricole. Non può essere lasciata a semplici telefonate di interscambio tra gli enti che né rassicurano né scoraggiano le cattive intenzioni“, conclude la nota.
Ma davvero è così facile depredare rame agli impianti fotovoltaici….!? Due le cose: qualcuno dorme in servizio o ci sono i soliti basisti “costretti a farlo” anche tra loro…?