L’AQUILA – Il personale della polizia amministrativa e sociale del Commissariato di pubblica sicurezza di Sulmona ha provveduto a notificare al titolare di un esercizio commerciale del centro storico del capoluogo peligno, la sospensione per sette giorni della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande.
Il provvedimento, emesso dal questore di L’Aquila, Enrico De Simone, si è reso necessario a seguìto di alcuni controlli operati dal personale del Commissariato che ha accertato, in più occasioni, come il locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate. Inoltre, a febbraio, dinanzi all’ingresso dell’esercizio, si era verificata un’aggressione particolarmente violenta, commessa da un individuo armato di accetta, nei confronti di un avventore che si trovava seduto nel locale.
L’episodio, dinanzi agli occhi attoniti di passanti e di chi in quel momento era presente all’interno del locale, ha destato clamore e avuto notevole risalto mediatico.
“Le testimonianze raccolte e le immagini estrapolate dal circuito di videosorveglianza presenti in zona, – si legge nela nota delle forze dell’ordine – hanno consentito l’identificazione del responsabile di un’aggressione che, nonostante la gravità della violenza, solo per pura coincidenza non ha avuto gravi conseguenze. Sono ancora in corso le indagini e gli accertamenti per chiarire il movente dell’aggressione. L’autore è stato denunciato alla procura della Repubblica di Sulmona per i reati di lesioni personali aggravate e porto abusivo in luogo pubblico di oggetto atto ad offendere“.
“La sospensione della licenza del locale, disposta dal questore di L’Aquila a causa della estrema gravità dell’episodio verificatosi, aggravato dalla circostanza che al momento del fatto nessuno dei presenti, compresi i dipendenti e gli avventori, ha provveduto ad allertare immediatamente le forze dell’ordine, conferma una costante presenza delle forze dell’ordine e un elevato livello di attenzione, anche al fine di prevenire episodi criminosi, a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica”, conclude la nota.