SAN SALVO – Nei giorni scorsi si sono svolte le assemblee retribuite in Pilkington, Primo e Bravo. Obiettivo è quello d’illustrare e approvare l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per il settore del vetro, delle lampade e display, siglato con l’associazione datoriale “Assovetro” il 10 febbraio scorso e che interessa oltre 28mila lavoratori impiegati in circa 340 imprese in Italia.
I lavoratori hanno espresso il loro voto sull’ipotesi di accordo con il 98,1% favorevole, astenuti 0,9% e contrari l’1%.
“Alle assemblee ha partecipato anche un membro di segreteria nazionale,- hanno riferito nella nota congiunta le organizzazioni sindacali territoriali Rsu Pilkington, Primo e Bravo -. Durante le assemblee sono stati evidenziati i punti rilevanti del contratto. In particolare, il miglioramento dell’attività dell’osservatorio nazionale attraverso iniziative condivise con le istituzioni, quelle per favorire la partecipazione attiva ed il contributo del vetro-piano indirizzato al settore dell’automotive nel suo complesso, azioni positive e buone pratiche che emergono dalla contrattazione di secondo livello e infine l’osservatorio come sede per analizzare e discutere le modalità per aumentare produttività, qualità e le condizioni di lavoro all’interno dell’azienda“.
“È stata inoltre – precisa la nota – istituita la Giornata dedicata alla sicurezza salute ed ambiente, aumentate le ore per la formazione dei rappresentanti della sicurezza ed ambiente (RLSSA) e introdotti temi riguardanti l’orario di lavoro e la fruizione di ferie anche in ore, oltre a permessi retribuiti per i lavoratori donatori di midollo osseo per tutto il tempo che occorre all’effettuazione degli accertamenti, del prelievo e della degenza. Sono state poi inserite iniziative per le vittime della violenza di genere con permessi per un massimo di 5 mesi. Su richiesta del lavoratore l’azienda fornirà le debite informazioni sul periodo di comporto. È stata concessa la possibilità al lavoratore di richiedere l’anticipazione del Tfr rimasto in azienda anche nei casi in cui fosse stato in Cig o altro ammortizzatore sociale per un periodo superiore a 4 mesi nell’anno o in caso di lavoratore con condizione certificata di fragilità che non può svolgere attività in modalità agile”.
“Sono state altresì adottate linee guida per l’attivazione delle Banca Ore Solidale e per lo svolgimento del lavoro agile (smart working) – continua la nota – . In merito all’assistenza sanitaria integrativa, è stato previsto che dal 1 gennaio 2024 tutti i lavoratori con contratto a tempo indeterminato – e a tempo determinato con un contratto superiore ad un anno – saranno iscritti ad un Fondo di assistenza sanitaria integrativo con il contributo di 14 euro totalmente a carico dell’azienda. Sempre da gennaio 2024 i lavoratori potranno integrare il piano sanitario con una contribuzione a proprio carico per accedere a prestazioni aggiuntive per sé e per i propri familiari”.
“Nell’ipotesi di accordo è stato previsto un aumento salariale a regime di 153,00 euro al livello D1 distribuito in tre tranche: 61euro dal primo marzo 2023, 45 euro dal primo aprile 2024 e 47euro dal primo luglio 2025 – concludono le organizzazioni sindacali – . Il montante economico per il periodo di vigenza del nuovo contratto è di 3mila 839 euro per il livello D1. A tutti i lavoratori sarà corrisposta una tantum di 122 euro lordi. A decorrere dal 1 gennaio 2025 sarà incrementato di 1 euro il turno di notte. La percentuale di incremento sul Tem (trattamento economico minimo) è dell’8%”.