VASTO – Chiesto il rinvio a giudizio per i due indagati in merito al suicidio di Sabatino Trotta, avvenuto nella casa circondariale di Vasto nell’aprile del 2021.
Trotta, di professione psichiatra, al tempo era dirigente medico dell’Asl di Pescara. Era stato arrestato a seguìto di un’inchiesta su una gara d’appalto per la gestione di residenze psichiatriche e condotto nella casa circondariale di Torre Sinello.
Per la sua morte, il pubblico ministero del tribunale di Vasto, Giampiero Di Florio, ha chiesto il processo per il direttore del carcere G.R. e di A.C., addetto della polizia penitenziaria alla sorveglianza dei detenuti.
Ad entrambi viene contestato l’omicidio colposo e la violazione di norme in materia di prevenzione di suicidi e di sorveglianza in generale. Nella fattispecie il pm ha ravvisato nella richiesta di rinvio a giudizio sia “colpa generica consistita in negligenza, imprudenza e imperizia” sia “colpa specifica nell’accoglienza e sostegno ai detenuti”.
Il giudice per l’udienza preliminare, Fabrizio Pasquale, ha fissato la data al 15 giugno prossimo. Gli avvocati di difesa per il direttore del carcere sono i legali Massimo Solari e Cristiano Bertoncini. L’avvocatessa Marisa Berarducci difende invece l’agente della polizia penitenziaria.