VASTO – È finito il calvario per N.D.C., padre del Vastese che si è visto sospendere la responsabilità genitoriale, con un provvedimento a carico di divieto di avvicinamento alle figlie minori per una querela fatta – e poi ritirata – dall’ex convivente per continue aggressioni verbali e fisiche. I reati – secondo il pm Vincenzo Chirico – sarebbero avvenuti durante e dopo la cessazione della convivenza, consistenti “nel controllo del cellulare e offesa del decoro e della dignità personale ponendo la compagna in uno stato di sofferenza morale, fisica e psichica con l’aggravante di aver commesso il delitto di maltrattamenti in presenza di figli minori“.
La sentenza emessa dal tribunale di Vasto il 21 febbraio scorso, nella composizione collegiale tutta al femminile (Stefania Izzi, presidente e giudici Elisa Ciabattoni e Rosanna Buri) ha fatto cadere le accuse e ha permesso all’uomo di poter riabbracciare le sue figlie in completa libertà.
Difeso da due avvocatesse, Virgilia Amalia Memoli e Maria Grazia Tana, N.D.C. ha ricevuto in precedenza il via libera anche dal Tribunale dei minori dell’Aquila, il 20 dicembre 2022. Il Collegio presieduto dal giudice Italo Radoccia ha infatti revocato sia la sospensione della responsabilità genitoriale sia la nomina del curatore speciale, vale a dire il Servizio sociale del Comune di Monteodorisio che aveva l’incarico di regolamentare gli incontri protetti del padre con le figlie.
“A seguìto degli accertamenti del servizio sociale – si legge nel decreto del Tribunale dei minori – non sono emerse criticità nella condotta del padre. Anzi, dalla valutazione delle competenze genitoriali, si evince che l’uomo ha una personalità positiva e gli incontri protetti padre-figlie si sono svolti regolarmente in un clima sereno e di attaccamento affettivo“. L’organo collegiale ha chiesto altresì al Servizio sociale competente di redigere una relazione dettagliata di aggiornamento, da depositare entro il 31 marzo prossimo”.