di Nicola D’Adamo
VASTO – Demoskopika, azienda di ricerca, servizi e indagini di mercato, giovedì scorso ha ufficializzato le previsioni sui flussi turistici in Italia nel 2023. Secondo l’istituto, ci potrebbe essere il valore più alto di crescita dal 2010 ad oggi.
Tutte le regioni sono in crescita, per l’Abruzzo si prevedono 7,2 milioni di presenze (+7,5% rispetto al 2022), e 1,8 milioni di arrivi (+14%). Ciò comporta che ci sia una necessaria accelerazione della “programmazione” di questo importante settore e soprattutto che si mettano in campo azioni per valorizzare il potenziale inespresso dei nostri territori.
Senza entrare nel tema dei piani strategici del turismo, vogliamo soffermarci solo su un aspetto dell’offerta turistica: il programma degli eventi. È noto che chi va in vacanza vuole divertirsi, rilassarsi e fare nuove esperienze. Quindi il programma degli eventi e la sua pubblicizzazione rivestono grande importanza.
D’estate da noi c’è quasi sempre un’offerta molto ampia di manifestazioni, ma a volte male pubblicizzate e a volte anche male organizzate. L’ideale sarebbe mettere ordine in questo settore coinvolgendo tutte le amministrazioni e le associazioni del territorio, al fine di coordinare gli interventi con lo scopo finale di mettere a disposizione del turista un calendario “unico” degli eventi estivi di Vasto – San Salvo e Comprensorio. Cosa oggi abbastanza facile con l’aiuto delle nuove tecnologie e della Rete. L’ideale sarebbe farlo per tutta la Costa dei Trabocchi, ma l’impresa per ora è molto difficile.
L’operazione, oltre a favorire la creazione del famoso brand, potrebbe offrire una serie di vantaggi. Il primo è che il turista sa che consultando una pagina web viene a conoscenza di tutto quello che avviene nel Comprensorio di Vasto quel giorno e nei periodi successivi, senza ricercare diverse fonti.
Il secondo vantaggio è che, programmando eventi con un certo anticipo, si possono evitare giornate sovraffollate di manifestazioni e date vuote, oppure due eventi importanti in contemporanea, ad esempio uno a Vasto e uno a San Salvo.
Il terzo è che si può variare il paniere degli eventi, dosandoli bene nel programma, magari facendone di meno risparmiando anche sul budget oppure con lo stesso budget, organizzare eventi più prestigiosi.
Ma il calendario “unico” degli eventi del Vastese è l’atto finale di un processo che inizia con il piano strategico, con l’idea di turismo che vogliamo realizzare sulla Costa dei Trabocchi. Se si vuole vendere l’immagine di territorio unico, se l’offerta è completa, mare e collina, come sembra, allora le amministrazioni e le associazioni devono fare lo sforzo di sedersi attorno ad un tavolo e trovare le linee guida entro cui muoversi. In altre parole devono stabilire i punti di forza e fare leva specialmente su quelli, poi chi vuole può aggiungere altro.
Facciamo un esempio sul settore enogastronomico: se l’idea è di valorizzare i prodotti locali, i soggetti interessati assicureranno eventi (sagre, feste, mostre, fiere) su vino, olio, pesce, ortofrutta, latticini, salumi, ventricina, arrosticini, miele ecc., a cui potranno aggiungere anche lo “street food” o la festa della birra. E non il contrario, nel senso che arriva lo street food e non si fa la sagra del pesce o la festa della ventricina.
Pur rispettando le linee guida entro cui muoversi, non si può fare a meno di sottolineare che oggi gli eventi vanno organizzati secondo consolidate prassi, come l’immediata definizione dell’obiettivo dell’evento e del pubblico cui è diretto. Faranno seguìto programma dettagliato, esame dei complessi aspetti organizzativi, piano finanziario e, dulcis in fundo, promozione e pubblicizzazione dell’evento.
E qui torniamo al calendario “unico” delle manifestazioni estive del Vastese, che secondo noi è una buona cosa. E grazie all’aiuto della nuove tecnologie la soluzione è anche semplice: basta un buon sito web gestito da professionisti e un po’ di presenza sui social. Se è vero che ci sarà la crescita, questa va sostenuta almeno con questi processi innovativi.
Inoltre l’iniziativa potrebbe cogliere un secondo inaspettato obiettivo: l’abbattimento degli steccati e l’avvio di un più proficuo dialogo fra le varie comunità del Vastese per promuovere un necessario spirito cooperativistico, su cui altri territori hanno basato le loro fortune.