CHIETI – Nella notte tra il 2 e 3 marzo, intorno alle 3:20, è giunta una richiesta di aiuto al 113 da parte di un ragazzo che ha riferito di trovarsi sul parapetto di un ponte a Chieti e intenzionato a fare un gesto insano.
L’operatore della sala operativa ha avviato immediatamente le ricerche, diramando la nota alle volanti e contemporaneamente tenendo impegnata la persona nella conversazione telefonica.
Il ragazzo non ha detto su quale ponte si trovasse, ma poco dopo la volante di zona lo ha individuato nei pressi del viadotto San Martino della transcollinare Statale 656.
Spaurito, in piedi oltre il guard rail, con una mano aggrappata al tubo della barriera e con l’altra al telefono in vivavoce, è stato trovato dai poliziotti mentre ancora parlava con l’operatore del 113.
Sulla carreggiata in direzione Chieti aveva lasciato la propria autovettura ferma con le 4 frecce inserite. Alla vista dei poliziotti il giovane ha intimato loro di non avvicinarsi; motivo per cui è cominciata un’opera di mediazione tra il ragazzo, l’operatore del 113 e gli agenti in strada per farlo desistere dal compiere l’insano gesto, visto che più volte ha minacciato di buttarsi nel vuoto.
Solo dopo circa un’ora di trattativa gli agenti, grazie alla loro empatia, lo hanno convinto a desistere da qualsiasi azione autolesiva. Così il giovane ha scavalcato il guardrail tornando in strada dove i poliziotti lo hanno accolto con un abbraccio e successivamente accompagnato al Pronto soccorso affidandolo ai sanitari.