ATESSA – Nel mese di febbraio, per la seconda volta nel corso dell’anno 2023, lo stabilimento del gruppo Stellantis, ex Sevel ad Atessa, ha fermato la propria produzione per la fornitura altalenante dei semiconduttori da parte dei Paesi asiatici mancanza di questo tipo di componenti indispensabili nel processo produttivo.
“Nonostante la legislazione che si sta approvando a livello europeo per cercare di riportare in Europa la produzione di microchip, la nostra industria automobilistica rischia di soffrire una perdita di competitività a livello mondiale se non si prenderanno urgentemente provvedimenti. Per questo, ho chiesto alla Commissione di avviare un dialogo con i gruppi industriali del settore automobilistico per tutelare la produzione e favorire la creazione di distretti industriali elettronici connessi al settore automobilistico nei territori, al fine di tutelare l’occupazione anche nel nostro territorio.” Lo ha dichiarato in una nota Elisabetta De Blasis, europarlamentare della Lega.
Un’interlocuzione entro il primo semestre del 2023 con i maggiori gruppi industriali del settore automobilistico europeo per tutelarne la produzione nei confini dell’Unione e per favorire la nascita e lo sviluppo, sempre all’interno degli stessi confini, di distretti industriali elettronici connessi al settore automobilistico.
L’europarlamentare è infatti prima firmataria di un’interrogazione indirizzata alla Commissione di Bruxelles, condivisa dai colleghi del Carroccio Paolo Borchia, Rosanna Conte, Matteo Gazzini, Paola Ghidoni, Elena Lizzi, Silvia Sardone, Isabella Tovaglieri. Provvedimento che intende conoscere anche “quali ulteriori urgenti iniziative intenda assumere l’Unione europea per evitare che la mancanza di componenti elettronici e microchip porti anche nei prossimi mesi perdita di competitività delle aziende europee rispetto a quelle situate in altri territori”.


“Su questo tema c’è grande attenzione da parte nostra, insieme ai nostri europarlamentari. Stiamo lavorando per portare in Europa la produzione della componentistica necessaria. Questa è l’unica soluzione per difendere davvero il know how dell’industria italiana e abruzzese, leader nel settore, che non possono essere subordinate dalla dipendenza cinese“. Così ha commentato con una nota l’assessore regionale, Nicola Campitelli, che ha ribadito: “Produrre in Unione europea genera un duplice vantaggio: il primo per la facilità di reperimento del pezzo e il secondo per inquinare meno risparmiando all’ambiente preziosi CO2 derivante dal trasporto. Sul tema ambientale – ha concluso Campitelli – stiamo lavorando insieme all’ex Sevel per favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili e quindi con un costo più basso”.