VASTO – Tempo di preparazione alla Pasqua, inaugurato il mercoledì delle Ceneri. “Polvere sei, polvere tornerai”, colpo alla superbia che ci ricorda quanto sia importante camminare con gli altri confidando in Dio, ma anche pulire, purificare.
Doppio significato che ci ricorda che nella nostra debolezza Dio ci raggiunge, ci ama, ci purifica e si serve di noi.
La preghiera di colletta che inizia la messa di oggi dice: “Oh Dio, che conosci la fragilità della natura umana ferita dal peccato. Concedi al tuo popolo di intraprendere, con la forza della Tua parola, il cammino quaresimale.
Fragilità, ma poi forza della parola, la parola di Dio che ci nutre, ci conferma, ci rialza e ci orienta avendo lo sguardo sul nostro vero Bene, non quello che è illusorio.
Come accade nel libro della Genesi, oggi quando ci viene presentato il cosiddetto “peccato originale”, il maligno, il serpente, il diavolo tenta Eva e Adamo con una frase emblematica… e quanta simbologia c’è in questa conoscenza del bene e del male che abbiamo bisogno di accogliere con umiltà.
Il passaggio ci parla con uno sguardo diverso. Si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio. Ecco allora l’inganno, ora che aprirebbero gli occhi, si accorgerebbero nudi, deboli, fragili e ci vorrà tutta la storia della salvezza per scoprire come Dio non ci condanna per la nostra fragilità e debolezza, la nostra nudità. Che Dio ci ama e condivide il cammino con noi. Ma è chiaro che se confidiamo in noi stessi, cioè togliamo il nostro sguardo da Dio, se non ci fidiamo di lui e se non nutriamo il nostro presente di questa esperienza di parola, di Eucarestia, di amore vero, è chiaro che anche noi – come Adamo ed Eva che in realtà rappresentano tutta l’umanità – rischiamo di rimanere soli, nudi e spaventati della nostra nudità. Ci nascondiamo all’amore.
Ecco che la domenica che ci parla delle tentazioni di Gesù ci ricordi anche come uscirne. Come il nostro Maestro che si nutre della parola di Dio e decide di adorare soltanto l’amore, di farsi amore sempre, di scegliere i cammini dell’amore.
E allora che impariamo anche noi a non idolatrare niente e nessuno ma affidarci del Padre, come fa Gesù.
Buona domenica a tutti!