VASTO – Oggi a Vasto, presso la sala Aldo Moro, si è tenuto il convegno di neuroscienze dal titolo “Togliersi la vita”. Un evento patrocinato dal Comune di Vasto e promosso dalla Asl Lanciano Vasto Chieti. Tema all’ordine del giorno quello dei suicidi.
I lavori sono iniziati poco dopo le ore 09:00 e alla fine della discussione ai partecipanti è stato somministrato un test, volto a verificare la conoscenza degli argomenti trattati.
L’incontro è stato organizzato dalla dottoressa Simona Noaghiul Yland (psicoterapeuta) in collaborazione con la dottoressa Mafalda Cipulli (neurologa).
Davanti alle telecamere di Zonalocale, la dottoressa Cipulli ha commentato: “Questo convegno è nato dall’esigenza di scandagliare l’atto suicidario. La nostra è un’indagine conoscitiva per prevenire i rischi e per eliminare i fattori che possono portare al gesto estremo”.
La pandemia, l’incertezza sul futuro, le preoccupazioni economiche, la paura, lo stress e l’ansia generalizzata in persone fragili, già provate da altre condizioni, possono scatenare una sofferenza tale da spingere a togliersi la vita.
E anche a causa della pandemia, negli ultimi anni, il numero di persone che commette un gesto estremo è aumentato. Come ha dichiarato la dottoressa Cipulli, si è passati da 3000 casi ogni anno in Italia nel 2019 a 4000 nel 2022.
I dati dell’Istat sono stati impiegati per realizzare una classifica delle province italiane, ordinate appunto a partire da quella dove si registrano meno suicidi. La posizione della provincia di Chieti nella graduatoria completa (secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili, quelli del 2018) è la 76esima, molto male rispetto all’anno precedente (2017) quando era situata al 59esimo posto con un dato pari a 7 suicidi ogni 100mila abitanti. Un dato che dimostra un oggettivo aumento di questo triste dato.
“Vengo da New York – ha detto invece la dottoressa Simona Noaghiul Yland – e ho pensato che dovremmo cominciare un dialogo sul tema anche qui a Vasto e in tutto l’Abruzzo”.
“Porto la voce della Chiesa sul drammatico tema del suicidio, soprattutto quello che interessa i più giovani. La Chiesa è sempre a favore della vita, che non è un bene disponibile, ma è un qualcosa che dobbiamo sempre restituire al Creatore”, ha commentato Don Domenico Spagnoli.