PESCARA – Il giorno tanto atteso è arrivato. Dopo tre anni di processo e sei dalla tragedia, la sentenza di primo grado pronunciata dal giudice Gianluca Sarandrea è scioccante: tutti assolti, una condanna di 2 anni e 8 mesi al sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, per non aver pulito la strada.
Assolti l’ex presidente della Provincia, Antonio Di Marco e l’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo.
Le lacrime e la rabbia dei parenti. “Vergogna” è la parola ricorrente in questi momenti nell’aula del tribunale. Ventinove morti e 30 imputati, di cui 26 con rito abbreviato. Ai restanti 4, invece, è la stessa Procura che ne ha chiesto l’assoluzione.
Tra i reati contestati a funzionari, dirigenti e politici sono disastro colposo, omicidio plurimo colposo, falso, depistaggio e abuso edilizio.
“Una delusione totale, – ha commentato a caldo Mario Tinari, papà di Jessica e Marco Tanda – abbiamo aspettato sei anni per nulla, pene 0″. “Una volta ancora di più – ha concluso in modo afflitto – l’ingiustizia fa da padrona in Italia”.
Una sentenza scioccante, preludio di un ricorso in Appello.