VASTO – La Corte dei Conti, sezione regionale d’Abruzzo, ha convalidato il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Vasto.
Lo ha fatto sapere con una nota l’amministrazione sottolineando che l’atto è una “chiara” manifestazione che “l’Ente non versa né in una situazione di predissesto né di dissesto né tantomeno esistono buchi di bilancio”.
Resta l’obbligo di accantonamenti necessari al “Fondo crediti di dubbia esigibilità – si legge nella nota – e aderire pienamente al bilancio armonizzato e ai principi contabili“, in special modo quello di prudenza.
“Potenziamento della capacità di riscossione, lotta all’evasione e riallineamento degli accertamenti tributari“, tra gli impegni richiesti al Comune di Vasto.
Purtroppo – evidenzia la Corte dei Conti – il Comune registra un “ritardo nel pagamento dei fornitori, un numero consistente di debiti fuori bilancio e un’attività di riscossione inefficace“, tra le cause del disavanzo prodotto a partire dal 2019. Tuttavia, a partire “dal biennio 2020-2021 – si legge nel documento di omologazione della Corte dei Conti – si riscontra la presenza di un fondo di cassa positivo e crescente“, a differenza degli anni precedenti quando era sempre stato pari a 0.
Il Comune, inoltre, non ha fatto richiesta di accesso al Fondo di rotazione e si è impegnato a ripianare le passività presenti nell’arco di un tempo massimo di 15 anni.
Il Piano di riequilibrio si articola su una doppia logica: di cassa (anticipazione di liquidità o misure di autofinanziamento, come vendita di beni mobili o immobili o innalzamento delle aliquote fiscali e tributarie, riduzione della spesa corrente, blocco dell’indebitamento) e di competenza (revisione e razionalizzazione della spesa, la cosiddetta spending review, ndr)”.